IAPIGI

Enciclopedia Italiana (1933)

IAPIGI

Antonino Pagliaro

. Presso gli scrittori classici il nome di Iapigi ('Ιάπιγες, 'Ιήπυξες, 'Ιαπυγιοι, Japyges) viene dato, collettivamente, a un gruppo di popoli dimoranti nella regione pugliese (Salentini, Messapî, Calabri, Peucezi, Dauni), e, particolarmente, alla popolazione dimorante nella parte più meridionale di essa. Frequente è il caso che nel suo significato collettivo il nome di Iapigi sia scambiato con quello di Messapî (Strab., VI, 277: συνεχὴς δ'ἐστὶν ἡ 'Ιαπυγία. ταύτην δὲ καὶ Μεσσαπίαν καλοῦσι αἱ ῝Ελληνες) e la stessa lingua degli Iapigi viene chiamata "messapico" (Strab., VII, 282: τῇ δὲ Μεσσαπίᾳ γλώππῃ βρόντιον ἡ κεϕαλὴ τοῦ ἐλάϕου καλεῖται). La ragione di ciò è da ricercare nell'estensione presa dal nome dei Messapî (v.), popolazione portata probabilmente in Italia dalle correnti migratorie provenienti dalla Grecia meridionale e dell'Arcipelago. I contrasti che questo popolo ebbe con Taranto contribuirono certamente a che nelle conoscenze dei Greci esso apparisse come elemento preminente nella regione pugliese e il suo nome sostituisse nella sua primitiva estensione quello degli Iapigi. D'altra parte, il nome di Iapigi viene dato a popolazioni dimoranti nella Puglia meridionale. Secondo Thuc., VII, 33, la flotta ateniese che il 413 muoveva verso la Sicilia costeggiando le isole adiacenti a Taranto aveva imbarcato rinforzi: ἀκοντιστάς τέ τινας τῶν 'Ιαπύγων πεντήκοντα καὶ ἑκαντόν τοῦ Μεσσαπίου ἔϑνους. E nei Fasti consolari parlandosi dei territorî più meridionali, sono elencati per due volte i trionfi dell'anno 266 de Sallentinis Messapieisque. Il che messo in rapporto con Diodoro, XX, 35 e 80, in cui il nome di Iapigi viene dato alle popolazioni settentrionali della Puglia che subivano le aggressioni dei Sanniti, fa pensare che il ritrarsi del nome coincida con uno spostamento e accentramento verso il sud della popolazione più antica.

Si ritenne per qualche tempo che gli Iapigi fossero un popolo indigeno antichissimo. Ora in base ai risultati dell'indagine linguistica e archeologica si ritiene che si tratti di popolazioni pervenute in Italia dall'Illiria e dall'Epiro. Notevolissimi sono i punti di contatto fra la struttura grammaticale del messapico e l'albanese continuatore dell'antico illirico e soprattutto le concordanze toponomastiche con l'antico illirico (cfr. Helbig in Hermes, XI, 1876, p. 257 seg.; F. Ribezzo, La lingua degli antichi Messapi, in Rivista indogrecoitalica, III, 1907,1-2, p. 101 segg.). Dal punto di vista archeologico sono notevoli le tombe a cupola di tipo chiaramente illirico di cui è piena la regione dall'Aufido fin verso Matera (cfr. A. Jatta, in Bollett. di Paletn., XXX (1904), tav. VI; M. Mayer, Apulien vor und während der Hellenisierung, Lipsia 1915; Molfetta und Matera, Lipsia 1924).

Negli scrittori classici la provenienza illirica degli Iapigi è affermata in un gruppo di tradizioni leggendarie, che è probabilmente d'origine nazionale. Fest., 69: "Daunia Appulia appellatur a Dauno Illyricae gentis claro viro, qui eam propter domesticam seditionem excedens patria, occupavit". Cfr. pure Plin., Nat. hist., III, 102, che a proposito dei Poediculi fa derivare da nove coppie di giovani illirici i dodici (cfr. Mayer, in Philologus, 1906, p. 507) popoli della Puglia; e Nicandro (Anton. Lib., XXXI,1-3) che fa arrivare d'oltre Adriatico i tre figli di Licaone (ἀϕικοντο τῆς 'Ιταλίας παρὰ την 'Αδρίαν). Accanto a queste leggende, altre ve ne sono che fanno venire gli Iapigi dalla Grecia e particolarmente da Creta. Notevole è soprattutto Erod., VII, 170, in cui si narra degli Iapigi Messapî, i quali eseguendo il consiglio dell'oracolo di Delfi avevano lasciato Creta ove dimoravano per raggiungere la Sicilia, ma, costretti a riparare sulle coste della Puglia e perdute le navi, si erano ivi fermati, fondando la città di Hyria: ἀντὶ μὲν Κρητών γενέσϑαι 'Ιήπυγαο Μεσσαπίους, ἀντὶ δὲ εἶναι νησιώτας ἠπερώτας. In base a tale tradizione si è pensato da qualcuno che gli Iapigi possano essere effettivamente d'origine cretese o, comunque, Illirici ellenizzati. Ma poiché il nome di Iapigi è assolutamente ignoto nella toponomastica greca, è evidente che l'origine di tale tradizione è dovuta al fatto che i Messapî, i quali vennero ad assumere un'assoluta preminenza nella regione pugliese, vennero certamente dalla Grecia, in un'epoca che non ci è possibile determinare, ma certo di qualche tempo posteriore all'insediamento degli Iapigi.

Con ogni probabilità la prima sede degli Iapigi fu la penisola del Gargano donde si estesero nell'Apulia e nel Bruzio. In seguito rifluirono nella Puglia meridionale perché altre popolazioni (i Peucezî) premevano dal Piceno. Nel corso del sec. V la regione degli Iapigi si stendeva a sud della Peucezia. Nel mezzogiorno Taranto fu certamente in un primo tempo città iapigia come prova il più antico rito sepolcrale di cui si è trovata larga documentazione negli scavi, ma già prima dell'occupazione dorica che s'inizia nella seconda metà del sec. VII la città aveva subito attraverso l'occupazione messapica influssi palesi dalla grecità.

Bibl.: v. messapî.

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