Iàcopo (fr. Jacques) da Revigny (o Révigny). - Giurista (Revigny, Lorena, 1230 circa - Firenze1296); discepolo a Bologna di Iacopo di Balduino; poi (1274) prof. a Tolosa, forse dopo aver insegnato anche a Orléans. Chiamato più tardi a Roma come uditore di Rota (1281), fu eletto da Nicolò IV vescovo di Verdun. È insieme con Pietro da Bellapertica, suo discepolo, il maggiore rappresentante del metodo dialettico applicato allo studio del diritto, che dette in Italia, nel secolo seguente, i frutti più cospicui con l'indirizzo dei Commentatori. Si distinse per originalità di pensiero e capacità di sintesi. Della sua opera ci sono giunti solo frammenti: scrisse repetitiones al Digesto, al Codice, alle Istituzioni, un dizionario legale, una Summa de feudis, varie disputationes.
loc. s.le m. (spreg., iron.) Chi, in Internet e in particolare nei siti di relazione sociale, si esprime in modo aggressivo e violento, non di rado ricorrendo a offese, insulti, minacce, di solito approfittando dell’anonimato, mentre nella vita reale...
(disturbo dell’alimentazione incontrollata) locuz. s.le m. Disordine alimentare consistente in un consumo compulsivo, vorace, disordinato, e, spesso, furtivo, di grandi quantità di cibo; binge eating (v.). ◆ Sono 21.438 le donne malate di anoressia, 40.197...