HSÜAN TSANG

Enciclopedia Italiana (1933)

HSÜAN TSANG (scritto anche Yüan Tsang, per evitare, in segno di rispetto, l'uso di un carattere facente parte del nome personale di un imperatore cinese; con ortogr. franc. Hiouen-Tsang)

Giovanni Vacca

È il nome di religione assunto da un cinese di cognome Ch'ên, famoso pellegrino buddista nato in Ho-nan nel 602 d. C. e morto nel 664. H. T. è stato chiamato il Pausania dell'India, ch'egli percorse in tutti i sensi e di cui ha lasciato una descrizione completa, fonte preziosa per la storia e la geografia dell'India del sec. VII.

Egli partì solo, di nascosto, nel 629, malgrado il divieto di varcare la frontiera. Dal Kan-su si volse verso il T'ien shan; fu ospite dapprima dei Turchi occidentali, stabiliti allora tra l'Issyk-kul e lo Iaxartes; al colmo della loro potenza, essi avevano esteso il loro dominio fino all'Altai; a S. avevano attaccato la monarchia sassanide in Persia; avevano imposto il loro dominio in Sogdiana e giungevano fino alla sponda dell'Indo. Per giungere tra loro, H. T. seguì la via meridionale del T'ien shan e, poco dopo aver costeggiato la riva settentrionale del lago Issykkul, incontrò il sovrano turco e fu sorpreso della pompa barbara della sua corte. Sotto la sua protezione continuò il viaggio attraverso la Sogdiana e giunse al Tokharistan. Durante lunghi anni viaggiò poi continuamente nel Kapiśa, il Gandhāra e l'India intera. Decise infine, giunto al S. dell'India, di rientrare in patria, carico di manoscritti buddistici. Invitato da re e da principi, riuscì a riattraversare l'Indo fino ai piedi del Hindu-kush. Dopo un lungo viaggio valicò il Pamir, giunse al lago Sir-i-kul e di là a Tashkurghan, Kashghar, Karghalik, Khotan. Da Khotan scrisse all'imperatore per annunciare il suo ritorno e scusarsi di esser partito di nascosto quindici anni prima. Ricevuta una risposta favorevole, si accinse al ritorno e fece un'entrata trionfale a Ch'ang-an (Si-an), al principio del 645. L'imperatore gli conferì un titolo. Aveva portato con sé 657 opere buddistiche, molte immagini e pitture e reliquie. Tradusse 74 di queste opere con l'aiuto d'altri religiosi; e nel 648 completò la relazione dei suoi viaggi col titolo: Hsi yü chi "Notizie dei paesi d'Occidente".

Bibl.: S. Julien, Histoire de la vie de Hiouen-Thsang et de ses voyages dans l'Inde, Parigi 1853; Mémoires sur les contrées occidentales, tradotte da S. Julien, voll. 2, Parigi 1857-1858; S. Beal, Si-yu-ki, Buddhist Records of the Western World, Londra 1884; id., The Life of Hiuen Tsiang, by the shaman Hwui-li, Londra 1911.