GREELEY, Horace

Enciclopedia Italiana (1933)

GREELEY, Horace

Howard R. MARRARO

Giornalista e uomo politico americano, nato a Amherst (New Hampshire) il 3 febbraio 1811, morto a New York il 29 novembre 1872. Figlio di un agricoltore, dopo i primi studî si fece operaio tipografo, dapprima presso The Northern Spectator di East Poultney (Vermont), più tardi a Jamestown, a Lodi (New York), a Erie (Pennsylvania), infine (agosto 1831) a New York. Il i° gennaio 1833 fondò, con Francis V. Story e H. D. Sheppard, The Morning Post, che fallì dopo tre settimane. Ma il G. non si scoraggiò e nel marzo 1834 fondò The New Yorker, un settimanale, giudicato il miglior periodico letterario di quell'epoca. Nel 1838 accettò l'offerta che gli fu fatta da alcuni capi del partito whig, di redigere per la campagna elettorale il The Jeffersonian, settimanale che si stampava ad Albany. Lo stesso incarico ebbe (1840) per The Log Cabin, altro settimanale che appoggiava la candidatura di W. H. Harrison per la presidenza. Il 10 aprile 1841 fondò The Daily Tribune, di cui fu poi sempre direttore, e che unito a The Weekly Tribune esercitò un'influenza senza precedenti nella storia del giornalismo americano.

Il G. fu seguace delle teorie socialistiche di Ch. Fourier, e il suo giornale fu il propugnatore delle più radicali riforme. Appoggiò il movimento agrario per la libera distribuzione di terre governative come garanzia contro la tirannia capitalista; si oppose alle concessioni di terreno alle compagnie ferroviarie e alla brutalità delle corporazioni che sfruttavano i proprî lavoratori; favorì la limitazione della vendita dei liquori, e appoggiò le unioni dei lavoratori; infine si oppose alla schiavitù per ragioni morali ed economiche, e lottò contro la sua propagazione nel territorio che gli Stati Uniti avevano acquistato dal Messico. Dal 1850 sino alla fine della guerra di secessione la Tribune fece molto per rafforzare il sentimento antischiavista del popolo del Nord, e scoppiata la guerra fu per una vigorosa lotta.

Prima della guerra di secessione la Tribune costituiva una vera potenza, ma poi la sua influenza e quella del suo direttore diminuirono. Ciò si deve allo sviluppo dell'Associated Press, alla pubblicazione di molti altri buoni giornali, e all'abolizione della schiavitù. Il G. dal dicembre 1848 sino al 4 marzo 1849 fu deputato al Congresso. Scontento dell'amministrazione del presidente Grant, lo criticò apertamente. Il partito liberale repubblicano che si formò allora (1872), lo designò per la presidenza, ma l'appoggio dato a questa designazione del partito democratico, procurò al G. aspre critiche e alle elezioni rimase soccombente contro il generale U. Grant.

Il G. scrisse un'autobiografia: Recollections of a Busy Life, New York 1868. Inoltre: Hints Toward Reforms, New York 1850; Glanees at Europe, New York 1851; History of the Struggle for Slavery Extension or Restriction in ihe United States, New York 1856; Overland Journey to San Francisco, New York 1860; The American Conflict, Hartford 1864-1866, voll. 2; Essays Designed to Elucidate the Science of Political Economy, Boston 1869; What I Know of Farming, New York 1871.

Bibl.: W. A. Linn, H. G. Founder and Editor of the New York Tribune, New York 1903; J. Parton, The Life of H. G. Editor of the New York Tribune, New York 1855, nuova ed., Boston 1872; L. D. Ingersoll, The Life of H. G., Founder of the New York Tribune, Chicago 1873; D. C. Seitz, H. G., Founder of the New York Tribune, 1926; W. Mason Cornell, The Life and Public Career of Hon. H. G., Boston 1872.