Pechstein, Hermann Max

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Pittore (Zwickau, Sassonia, 1881 - Berlino 1955), studiò a Dresda con O. Gussmann e nel 1906 fu tra i maggiori esponenti, con E. L. Kirchner e H. Heckel, del gruppo espressionista Die Brücke: in questo periodo si interessò particolarmente all'arte di V. van Gogh e alle opere di E. Munch. Nel 1907 fu in Italia, ove rimase colpito soprattutto dalla pittura di Giotto e dall'arte etrusca. Fu in contatto con i fauves e conobbe la scultura nera, che ebbe una profonda influenza sulla sua pittura. Nel 1910 a Berlino fu tra i fondatori della Nuova Secessione. Viaggiò a lungo in Europa, in Oriente e nei mari del Sud (1914). Eletto nel 1923 membro dell'Accademia di belle arti di Berlino, nel 1933 ne veniva radiato e la sua arte considerata "degenerata". Dopo il 1945 fino alla sua morte insegnò alla Scuola superiore di belle arti di Berlino. P. dipinse di preferenza temi esotici, paesaggi, nudi e nature morte, che trattò con acre violenza coloristica (Natura morta, 1912, Vienna, Kunsthistorisches Museum; Sulla riva, 1920, Düsseldorf, Kunstmuseum der Stadt), e pubblicò confessioni, ricordi, poesie sul suo soggiorno nelle isole Palau.

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