Toulouse-Lautrec, Henri de

Enciclopedia on line

Pittore, disegnatore e litografo francese (Albi 1864 - Malromé, Gironda, 1901). Legato all'impressionismo di E. Degas, ma proiettato già verso l'espressionismo, ebbe grande importanza per la formazione e la diffusione dell'art nouveau. Fu anzitutto un disegnatore lineare, penetrante e spietato nella rappresentazione del vizio. Il suo tocco di pittore è filiforme, ancora disegno. Gli ambienti da lui frequentati a Parigi furono i suoi spunti, da cui trasse i propri soggetti: la società aristocratica della quale eseguì ritratti finissimi, i sobborghi popolati da tipi caratteristici, Montmartre.

Vita e opere

Di antica e nobile famiglia, fisicamente deforme, recatosi a Parigi nel 1882 s'iscrisse allo studio del Bonnat, poi del Cormont, ma la sua personalità insorse contro le formule accademiche. A Parigi condusse un'esistenza tormentosa e sregolata, frequentando i music-halls, i tabarins, il circo, le case di piacere, e traendo da questo ambiente ispirazioni alla sua arte originalissima, piena d'interessi umani, stilisticamente altissima. Con gli impressionisti, ai quali si suole collegarlo, non ebbe in comune che l'avversione per l'accademia, l'interesse per gli aspetti della vita contemporanea, la predilezione per l'arte giapponese: e questa, soprattutto, sviluppò e approfondì, ricercando insieme l'acutezza e la leggerezza del segno, l'asprezza e l'armonia del colore. Tra gli impressionisti, l'artista cui maggiormente si accosta, sia nella qualità del segno e del colore sia nel taglio audace della rappresentazione, è E. Degas; ma in T.-L. la visione è più rapida, il segno più tagliente, il colore più acre, l'allusione al fatto umano più diretta, l'intenzione sociale più scoperta. Per queste qualità, l'arte di T.-L. segna un primo passo verso un'arte espressionista, più preoccupata di esprimere l'umana passionalità dell'artista che di studiare i problemi della visione. L'obiettivo di T.-L. è la spietata rappresentazione del vizio, e di una dignità e nobiltà umana che sopravvivono anche nel vizio. Tra il 1889 e il 1892 scelse i suoi temi al Moulin Rouge e al Moulin de la Galette; del 1892-95 è il gruppo di quadri e disegni del circo, del teatro, delle case chiuse. Per la litografia fu apprezzato dai contemporanei forse più che per la pittura: la serie Elles e il gruppo di stampe su Yvette Guilbert sono tra i grandi capolavori dell'Ottocento. Notevoli anche i suoi cartelloni per il circo e il teatro, talvolta disegnati direttamente sulla pietra. Tra le opere principali vanno annoverati i numerosi ritratti della madre (Albi, Museo T.-L.; San Paolo del Brasile, Museu de Arte), di Suzanne Valadon (Copenaghen, Ny Carlsberg Glyptotek), di van Gogh (Amsterdam, Stedelijk Museum), di O. Wilde (New York, coll. Lester), delle modelle Carmen (Williamstown, Sterling and Francine Clark Art Instit.) e Hélène Vary (Brema, Kunsthalle), di Jane Avril (Londra, Courtauld Gallery), ecc. Nel 1922 fu inaugurato ad Albi il museo T.-L. che ne raccoglie gran parte dell'opera pittorica e grafica.

CATEGORIE
TAG

Suzanne valadon

Espressionismo

Impressionismo

Art nouveau

Litografia