Hatra

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(arabo al-Ḥaḍr) Antica fortezza della Mesopotamia, ubicata nel Governatorato di Ninawa (Iraq), a S di Mossul e a O di Assur. Nel 2° sec. d.C. e per una parte del 3°, H. fu capitale di un piccolo Stato semitico indipendente. Occupata dai Romani nel 3° sec. per un breve periodo e quindi evacuata, fu conquistata verso il 250 dal re di Persia Shāhpūr I, dopo un memorabile assedio ricordato nella tradizione araba e persiana. Era già abbandonata e in rovina nel 4° secolo.

Nel 2° sec. vi fu un grandioso sviluppo edilizio, che si concluse con la costruzione del tempio di Allat e con il rafforzamento delle mura urbiche. Fin dal periodo più antico il centro della città era costituito da un grande recinto sacro in pietra, dedicato al dio solare Shamash, che racchiudeva i templi principali, costruiti con una tecnica di origine romana. Nel territorio della città sono stati scavati anche 14 templi minori, con schema architettonico di tradizione mesopotamica, babilonese e assira, da cui proviene una quantità straordinaria di rilievi e statue raffiguranti divinità, sacerdoti, sovrani.

Dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco nel 1985, il sito è ubicato in un territorio dal 2014 sotto il controllo dell'organizzazione islamica di stampo jihadista Is; nel marzo 2015, come parte di un più ampio programma di annientamento del patrimonio storico e culturale che ha comportato il danneggiamento di numerosi altri siti e musei presenti nella stessa area, il giacimento archeologico ha subìto gravissimi danni a seguito di un attacco dell'Is contro le sue strutture architettoniche mediante l'impiego di bulldozer, che ne hanno raso al suolo ampi settori e danneggiato numerosi monumenti; il mese successivo è stata documentata attraverso un video diffuso in Internet la distruzione a colpi di martello e kalashnikov di statue e mascheroni ornamentali.

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