Brodkey, Harold

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Scrittore statunitense (Staunton, Illinois, 1930 - New York 1996). Nato in una famiglia di ebrei russi con il nome Aaron Roy Weintraub, dopo un'infanzia segnata dalla perdita della madre e dal temperamento violento del padre fu adottato da una coppia di cugini paterni, di cui assunse il cognome. Laureatosi alla Harvard University nel 1952, collaborò fin da giovane a numerosi periodici, tra cui il New Yorker, che lo accolse come redattore a partire dal 1987. Scrittore esigentissimo, diede alle stampe pochi volumi, tanto da essere considerato per anni il più famoso scrittore d'America non pubblicato. Nei libri di racconti (First love and other sorrows, 1957, trad. it. 1962; Women and angels, 1985; Stories in an almost classical mode, 1988, trad. it., 2 voll., 1991-92) e nel romanzo fortemente autobiografico The runaway soul (1991) si fa luce, complici una spietata autoanalisi e uno stile denso e raffinato, quella naturale disposizione a trasfigurare il dato effimero della realtà esteriore nello schermo dilatato del vissuto psichico che gli è valso l'appellativo di Proust americano. A cura del consorzio Venezia Nuova apparve Amicizie profane (1992; ed. ingl., Profane friendship, 1994), romanzo ambientato nella città lagunare. Affetto da AIDS, dal 1993 aveva tenuto un memoriale della malattia, This wild darkness: the story of my death (post., 1996; trad. it. 1999). Dei molti lavori che ha lasciato inediti sono stati pubblicati postumi: The world is the home of love and death: stories (1997), My Venice (1998), Sea battles on dry land: essays (1999).

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