HARAPPA

Enciclopedia dell' Arte Antica (1960)

Vedi HARAPPA dell'anno: 1960 - 1995

HARAPPA

J. Auboyer

Centro indiano nel Panjab, sulle rive dell'Indo. Al pari di Mohenjo-Daro (v.), appartiene alla "civiltà dell'Indo" che fiorì all'incirca tra la metà del terzo millennio a. C. e la metà del secondo (v. indiana, arte).

La città è difesa da una fortezza costruita a N-O sopra una collina artificiale. A N della fortezza sono stati identificati tre gruppi di costruzioni che debbono appartenere allo stesso periodo e che rivelano una pianta razionalmente studiata. Si tratta in primo luogo di piccole case d'abitazione, assai probabilmente operaie, disposte su due file, separate da stradine. L'intero gruppo è circondato da un muro. Ogni casa è composta di due stanze parzialmente pavimentate di mattoni. Ad un livello più elevato, vi sono forni che forse servivano alla fusione del bronzo, e piattaforme circolari in mattoni che contenevano, al centro, un mortaio di legno per la macinazione dei cereali; impiego provato dai frammenti di paglia, grano ed orzo che vi sono stati trovati. Più a N, vasti magazzini allineati in due file di sei con un viale centrale, ai quali pare si accedesse dal fiume. I resti di una banchina indicano d'altronde un traffico fluviale che, verosimilmente, si svolgeva con Mohenjo-Daro.

A S della fortezza si stendono, vicini, due cimiteri; nel primo, i corpi sono distesi, con il capo verso N; quindici o venti pezzi di vasellame trovano posto nella tomba, e talvolta, sul corpo del defunto, gioielli: collane, braccialetti, anelli per le caviglie, ecc. Il secondo cimitero è più recente: i corpi sono ancora disposti col capo verso N, ma hanno le ginocchia leggermente piegate; si tratta forse dei resti degli invasori di Harappa.

Gli oggetti trovati nella città o nella cittadella rassomigliano a quelli di Mohenjo-Daro: statuette di pietra, tra cui notevole un torso agilmente modellato; utensili ed armi, in particolare un tipo di coltello di bronzo la cui foggia a lama ricurva è caratteristica della civiltà dell'Indo; vasellame di color rosso, fatto al tornio, dalla decorazione in nero dipinto; perle di materie diverse, gioielli, sigilli in steatite, sovente decorati con figure d'animali; negli strati inferiori i sigilli, più piccoli, portano un semplice pittogramma.

Bibl.: E. Mackay, The Indus Civilization, Londra 1935; M. S. Vats, Excavations at Harappa, Delhi 1940; R. E. M. Wheeler, The Indus Civilization, Cambridge 1953.

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