Gulag

Dizionario di Storia (2010)

Gulag


Sigla di Glavnoe upravlenie (ispravitel’no-trudovych) lagerej, «Direzione generale dei campi (di lavoro correttivi)». Sistema dei campi di concentramento e di lavoro coatto, secondo l’ordinamento sovietico. Concepito per rinchiudere criminali di ogni tipo (dagli anni Trenta del Novecento), il G. è noto soprattutto come strumento di repressione degli oppositori politici nell’Unione Sovietica, in particolare negli anni di Stalin. Istituito nel 1926 e formalizzato nel 1930 (ma precedenti significativi vi erano anche nella Russia zarista e negli anni successivi alla rivoluzione del 1917), esso raggiunse l’acme della sua attività durante le grandi purghe del 1938, nella prima fase dell’aggressione nazista all’URSS e nel secondo dopoguerra. Si calcola che circa 18 milioni di persone vi furono recluse dal 1929 al 1953. N. Chruščëv ne avviò lo smantellamento, deliberato nel 1960. Il termine si è ampiamente diffuso dopo la pubblicazione del romanzo Arcipelago Gulag (1973-75) di A.I. Solženicyn.

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