Guittóne d'Arezzo. - Poeta (n. intorno al 1235 - m. Firenze1294), figlio di Viva di Michele. Intorno al 1265 entrò nei "Milites Beatae Virginis Mariae" (i cosiddetti frati gaudenti), opponendosi alla mondanità di essi. È la figura più rappresentativa del momento di trapasso tra la poesia siciliana provenzaleggiante e lo stil novo iniziato da G. Guinizzelli, e anzi il caposcuola della generazione anteriore a Dante nell'ambito della quale esercitò una vera e propria dittatura letteraria. Contro questa infatti si appuntò l'intransigente polemica di Dante e degli stilnovisti, polemica che, come è stato osservato, è essa stessa segno di ammirazione e rispetto. Faticoso e oscuro nello stile, non riuscì mai a liberarsi dalla maniera provenzale; meglio che nelle rime giovanili d'amore, riuscì in quelle ispirate a sentimenti di carità patria e di vita morale, in cui si espande una robusta vena oratoria (la sua produzione poetica assomma a cinquanta canzoni e duecentocinquanta sonetti). Nelle elaboratissime Lettere, in prosa volgare, ha rilievo la sua forte personalità morale e civile; ma tali lettere sono importanti soprattutto perché il volgare prosastico vi è adoperato per la prima volta con ambiziosi intenti d'arte. Ipotesi recenti fanno di G. l'inventore della ballata sacra, cioè della lauda.
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 61 (2004)
Nacque in un anno imprecisabile tra il 1230 e il 1240 a Santa Firmina, un piccolo villaggio sulle propaggini del monte Lignano, poco distante da Arezzo, presso il cui Comune il padre, Viva di Michele, svolgeva l'ufficio di camerlengo. La famiglia, economicamente agiata, aveva origini più probabilmente ...
Il tirocinio poetico di Guittone d'Arezzo e i guittoniani, stando ai componimenti che sono giudicati i suoi più antichi, fu tipicamente guittoniano. Guittone d'Arezzo e i guittoniani d'Arezzo, prima del Cavalcanti e della fioritura stilnovistica (e quindi, approssimativamente, fra il 1260 e il 1280), ...
Poeta, nato poco dopo il 1230 da Viva di Michele, camerlengo del comune di Arezzo, nel cui ufficio egli lo coadiuvò giovinetto. Benché di parte guelfa, addolorato delle tumultuose condizioni della sua patria, dove "gente noiosa e villana" distruggeva quell'ideale di pace che aveva aleggiato sulla "dolze ...
guittoniano agg. – Relativo a Guittone d’Arezzo (c. 1235 - 1294), il poeta più rappresentativo del momento di trapasso tra la poesia siciliana e il Dolce stil novo: le rime, le Lettere guittoniano, lo stile guittoniano, la moralità guittoniana; sostantivato,...
pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti alla porta della casa nella quale aveva abitato...