GUGLIELMO II principe d'Orange, conte di Nassau, statolder delle Provincie Unite dei Paesi Bassi

Enciclopedia Italiana (1933)

GUGLIELMO II principe d'Orange, conte di Nassau, statolder delle Provincie Unite dei Paesi Bassi

Adriano H. Luijdjens

Nato a L'Aia il 27 maggio 1626 era figlio unico di Federico Enrico (v.) e di Amalia di Solms. Già nel 1629 gli Stati di Overyssel gli davano il diritto di successione dello statolderato di suo padre; quelli di Utrecht seguirono l'esempio; più tardi (1634) quelli di Olanda; poi Zelanda; finalmente Groninga e Drente (1640); e perfino la Frisia s'impegnò di riconoscerlo statolder in caso di morte dello statolder Guglielmo Federico. Nel 1641 G. sposò la primogenita del re d'Inghilterra, Enrichetta Maria. In assai giovane età prese parte attiva alla guerra contro la Spagna e dal 1640 circa il padre gli attribuì una sempre crescente influenza sugli affari. Francofilo e amante di avventure guerresche, era contrarissimo alle trattative di pace con la Spagna, e consigliava invece di continuare la guerra affine di riunire di nuovo tutti i Paesi Bassi. Ma la sua opinione metteva in subbuglio i commercianti di Amsterdam che preferirono vedere Anversa sotto il malgoverno spagnolo, per poter rovinare la concorrente con la chiusura della Schelda. Per contrariare la pace G. si mise in segreti rapporti con l'agente militare della Francia, D'Estrées. Ma quando, dopo la morte del padre (14 marzo 1647) egli ne assunse le cariche non poté evitare più la pace. Dopo la pace di Vestfalia, gli Stati d'Olanda volevano licenziare subito i mercenarî stranieri: bastava loro il dominio del mare, per il commercio; per terra, gli Stati Olandesi, cioè Amsterdam, non avevano desiderî da appagare. Inoltre si temeva la potenza crescente dello statolder che era ammiraglio della flotta e generale degli eserciti degli Stati, e perdurava il timore che gli Orange aspirassero alla sovranità assoluta. G. si oppose e gli Stati generali vietarono di congedare le truppe; ma l'Olanda, sotto la guida del borgomastro di Amsterdam, Bicker e di Jacob de Witt, le licenziò ugualmente. Un ultimo tentativo del principe non ebbe successo. Il 20 luglio 1650 G., munito di pieni poteri dagli Stati generali, fece prigionieri sei deputati delle città olandesi, tra cui De Witt, e sebbene fallisse il tentativo di penetrare in Amsterdam con un esercito di 10.000 uomini, il 3 agosto Amsterdam si sottomise alle decisioni delle altre sei provincie. Si licenziò poi una parte notevole delle truppe col benestare di G. L'influenza dello statolder era cosi accresciuta di molto e si temeva sia la fine del governo repubblicano, sia un ripresa della guerra. Il 20 ottobre 1650 G. trattò con l'ambasciatore francese per una nuova guerra contro la Spagna. I Paesi Bassi Meridionali sarebbero stati divisi tra la Repubblica e la Francia. Ma pochi giorni dopo G. fu colpito dal vaiolo e morì il 6 novembre 1650. Otto giorni dopo naeque l'unico suo figlio, Guglielmo III.

Bibl.: G. Groen van Prinsterer, Archives ou Correspondances de la Maison d'Orange-Nassau, s. 2ª, III, IV e V, Utrecht 1859-1861; J. A. Wynne, De geschillen over de afdanking van het krijgsvolk, Utrecht 1885; L. De Beaufort, Leven van Willem II, L'Aia 1738, voll. 2.