CALDERINI, Guglielmo

Enciclopedia Italiana (1930)

CALDERINI, Guglielmo

Gustavo Giovannoni

Architetto, nato a Perugia il 3 marzo 1837, morto a Roma il 12 febbraio 1916. È stato una delle maggiori figure dell'architettura italiana del sec. XIX. Una parte della molteplice operosità del C. si è svolta negli uffici e nell'insegnamento; in particolare negli uffici del genio civile, nella Sovraintendenza ai Monumenti del Lazio, nella direzione dei lavori della basilica ostiense. Professore di architettura è stato dapprima a Perugia presso quell'Accademia di belle arti, poi a Pisa, indi a Roma, nella Regia Scuola di applicazione per ingegneri.

La produzione architettonica del C. è vasta e varia, e in gran parte si riannoda ai grandi concorsi, a cui partecipò, spesso con esito felice, fino agli ultimi anni della sua vita artistica; la quale, come si apre con la vittoria nel concorso per la facciata del duomo di Savona, si chiude con quella nel concorso per il palazzo comunale di Messina, nel 1910. Opere principali del C., oltre alle due citate: a Perugia la chiesa di S. Costanzo, il palazzo Bianchi, un edificio per pubblici bagni, il palazzo Cesaroni (poi trasformato in albergo); in Foligno la caserma di artiglieria; a Nocera Umbra il collegio; a Roma il quadriportico eretto avanti alla basilica di S. Paolo, iniziato nel 1890, e, più importante e grandiosa fra tutte, il Palazzo di giustizia. Il concorso pubblico per il progetto del grande palazzo destinato a sede dei tribunali di Roma fu bandito, auspice il ministro Zanardelli, nel 1887, e, dopo varie vicende, fu vinto dal C. Mentre nell'altra grande opera architettonica sorta in Roma, cioè il monumento di re Vittorio Emanuele, il Sacconi cercava di risalire alle fonti delle forme classiche, traendo ispirazione dall'architettura greca e dall'etrusca, nel Palazzo di giustizia il C. ha seguito decisamente gli stili del Seicento e del Settecento, riannodandosi al Tibaldi, al Vanvitelli, ai Bibbiena, con un ampio sentimento scenografico nelle masse, un'esuberante ricerca del nuovo nei particolari. E la sua opera rimane ora come una delle espressioni architettoniche moderne più significative e più conformi alla tradizione di Roma.

Bibl.: L. Càllari, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911; G. B. Milani, L'opera architettonica, di G. C., Milano 1917.

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