Gruppo finanziàrio tèssile

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Gruppo finanziàrio tèssile Società (sigla GFT) nata nel 1930 a Torino dalla fusione tra l'impresa Donato Levi e Figli, che accanto al commercio dei tessuti aveva affiancato una propria attività produttiva, creando (1887) un prototipo di abito confezionato, e la Unites, Manifattura tessile biellese di Giovanni Rivetti. Negli anni Cinquanta l'azienda si orientò verso la confezione degli abiti in serie, anticipando in Italia lo sviluppo della produzione di massa . La riconversione del sistema produttivo fu realizzata attraverso radicali innovazioni nei processi, nei prodotti (la cosiddetta rivoluzione delle taglie, frutto di un originale studio antropometrico sulla popolazione italiana, portò il loro numero da 20 a 120 circa), e nella distribuzione (contribuendo alla creazione in Italia di uno sviluppato e unificato mercato per l'abbigliamento). Dagli anni Settanta il GFT iniziò inoltre a produrre linee di prêt-à-porter firmate dai più noti stilisti italiani e stranieri. Nel 1993 la società si è integrata con il gruppo Miroglio, costituendo uno dei principali poli produttivi europei del settore tessile-abbigliamento. Nel 1995 il controllo della società è stato acquisito dalla Gemina, che nel 1997 ha trasferito le attività industriali, tra cui quelle inerenti alla moda e all'abbigliamento, alla HdP (Holding di partecipazioni industriali). Nel 2000 è stata costituita la GFT international network S.p.A. (GFT NET), subholding di HdP S.p.A., per la progettazione, lo sviluppo e la produzione di articoli di abbigliamento, cui è trasferito anche il marchio Valentino. Nello stesso anno la GFT NET ha acquisito il marchio statunitense Joseph Abboud. Nel 2002 la società torinese ha cessato l’attività.

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