Rasputin, Grigorij Efimovič

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Mistico russo (Pokrovskoe, Tobol´sk, 1870 circa - Pietroburgo 1916). Di famiglia contadina, entrato a far parte della setta ereticale dei chlysty ("flagellanti"), acquistò fama di taumaturgo. Chiamato a Pietroburgo (1907), esercitò grande ascendente sugli ambienti di corte e ottenne la completa fiducia della zarina Alessandra Fëdorovna, soprattutto avendole dato speranza di guarigione per il figlio Alessio, affetto da emofilia. R. riuscì ad avere influenza nelle questioni ecclesiastiche, nella nomina dei ministri e persino nelle operazioni militari, tanto che a lui fu dovuta la destituzione del granduca Nicola da comandante supremo dell'esercito (1916). Risultati vani i tentativi di allontanarlo dalla corte, venne ucciso da tre congiurati (16 dic. 1916). La zarina lo fece seppellire solennemente a Carskoe Selo, dove, dopo la rivoluzione di febbraio, il cadavere fu dissepolto dalla folla e bruciato.

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