grattacielo Dall’inglese sky-scraper, edificio di marcato sviluppo verticale, con un notevole numero di piani: comunemente si definiscono g. gli edifici con almeno 15-20 piani, cioè un’altezza minima di m 50-70. Affermatosi a partire dalla seconda metà del 19° sec., il g. ha nella cosiddetta scuola di
A partire dagli stimoli creati dal concorso internazionale per la Chicago Tribune Tower (1922) e poi attraverso il RCA Building (Rockfeller Center, New York, 1931-40) con il suo intreccio di fattori economici, commerciali e formali risolti all’interno di una parte di città ridisegnata e riqualificata, soluzioni tecnologiche sempre più d’avanguardia e configurazioni formali (classicismo, déco, neoplasticismo, razionalismo ecc.) hanno progressivamente costellato l’evoluzione della tipologia e della dimensione del grattacielo, oscillando tra le citazioni e i riferimenti formali più disparati (post-modernismo, high-tech ecc.) e virtuosismi tecnici.