Greene, Graham

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Scrittore inglese (Berkhampstead, Hertfordshire, 1904 - Vevey 1991). Valendosi efficacemente della tecnica del moderno romanzo del brivido e dell'avventura (H. James, J. Conrad) e di quella cinematografica, svolse nella sua opera un solo tema: il contrasto fra due concezioni del bene e del male, quella religiosa (cattolica) e quella naturale. L'orrore per un mondo senza Dio e senza grazia lo portò a esplorarne gli aspetti più squallidi e desolati; i suoi personaggi sono uomini predestinati, attratti fatalmente dal male verso cui li ha indirizzati un irreversibile destino; l'interesse di G. si appunta proprio sul "peccatore", che gli appare preda quasi innocente del peccato. Tra i romanzi, molti dei quali adattati o scritti per il cinema: The power and the glory (1940, forse la sua opera migliore), The third man (1950), The quiet American (1955),Our man in Havana (1958).

Vita

Compiuti gli studi al Balliol College di Oxford, fu (1926-30) nella redazione del Times e nel 1940-41 redattore letterario dello Spectator; lavorò anche alle dipendenze del Ministero degli esteri (1941-44) e per esso trascorse gli anni 1941-43 in missione nell'Africa occidentale. Di formazione calvinista, evento centrale della sua vita fu la tormentata e lungamente inseguita conversione al cattolicesimo (1926), che rappresentò per anni la materia prima della sua attività di romanziere.

Opere

Oltre agli scritti già citati, si ricorda la sua opera di esordio,The man within (1929), cui seguirono tra gli altri: Stamboul train (1932), It's a battlefield (1934), England made me (1935), The basement room (1935, racconti), A gun for sale (1936), Brighton rock (1938, il primo romanzo di tematica cattolica), The confidential agent (1939),The ministry of fear (1943), The heart of the matter (1948), The end of the affair (1951), The quiet American (1955),Travels with my aunt (1969), A sort of life (1971), The human factor (1978), Monsignor Quixote (1982), The last word and other stories (1990). Molti suoi romanzi sono stati adattati o addirittura scritti per il cinema: oltre al già menzionato The third man vanno citati The fallen idol, 1948 e The comedians, 1967. Ha scritto anche per il teatro: The living room (1953), The potting shed (1957), The complais ant lover (1959), Carving a statue (1964), Alas, poor Maling (1975). Particolare interesse rivestono alcuni suoi libri di viaggio: Journey without maps (1936), The lawless roads (1939), In search of a character (1961).

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