Ramos, Graciliano

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Scrittore brasiliano (Quebrângulo, Alagoas, 1892 - Rio de Janeiro 1953). Giornalista, nel 1936 fu arrestato come presunto militante del partito comunista (cui in realtà aderì nel 1945). Descrisse, in uno stile essenziale e armonioso e con un pessimismo talvolta velato di umorismo, il mondo asfittico e gli eroi solitarî del Nord-est brasiliano; oltre ai suoi romanzi (Caetés, 1933; São Bernardo, 1934, trad. it. 1993; Angústia, 1936, trad. it. 1954; Vidas sêcas, 1938, trad. it. Terra bruciata, 1961, adattam. cinematografico di N. Pereira dos Santos, 1963), sono da ricordare i libri per l'infanzia A terra dos meninos pelados (1940) e História de Alexandre (1944), e i racconti di Dois dedos (1945), Histórias incompletas (1946), Insônia (1947). Postumi sono apparsi Memórias do cárcere (1953) e Viagem (1954), cronaca di un viaggio in Unione Sovietica e in Cecoslovacchia.

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