Gnatostomi Superclasse (o infraphylum) di Vertebrati (Cranioti) provvisti di mascelle articolate e con organi olfattori pari (anfirini) e che si contrappongono agli Agnati, in cui la bocca è priva di strutture articolate e la narice è impari (monorini).
L’assenza di reperti fossili precedenti al Cambriano impedisce di individuare il momento esatto della separazione degli G., e quindi della maggior parte delle classi di Vertebrati, dagli Agnati. Lo scheletro cartilagineo degli Eterostraci e dei Cefalaspidi, profondamente trasformato, impedisce anche una ricerca di omologie con lo scheletro faringeo degli Gnatostomi. Alcune ipotesi identificano nella seconda arcata faringea degli Agnati l’origine dell’arcata mandibolare degli G., mentre la prima sarebbe andata a formare alcuni elementi della base cartilaginea del cranio, in rapporto a una estensione in avanti della regione cefalica, motivata da un maggiore sviluppo delle capsule olfattorie e di parte dell’encefalo. Confrontando il cranio di un Agnato, di uno G. primitivo (Acantode) e di un Condroitto, si può notare che nell’Acantode è solo il primo arco branchiale ad aver subito una trasformazione sostanziale, avendo generato la coppia mandibola-mascella, mentre gli altri mantengono la funzione di sostegno alle branchie. La mandibola non è inoltre particolarmente differente dalle arcate branchiali successive, ed è ancora possibile notare numerose somiglianze. Negli Acantodi si riconoscono in totale 6 fessure branchiali.
A partire dai Condroitti la seconda arcata (
Il nome G. indica anche un superordine di Echinodermi Echinoidei. Gnatostomiasi Malattia provocata dal nematode Gnathostoma spinigerum, con focolai infiltrativi suppuranti nella cute e lesioni di tipo granulomatoso nei visceri. L’uomo contrae l’infestazione (➔ infezione) ingerendo, crudi, pesci contaminati da larve incapsulate; la malattia è frequente in