-gl- [prontuario]

Enciclopedia dell'Italiano (2011)

-gl- [prontuario]

Patrizia Petricola

Il nesso grafico ‹-gl-› seguito da vocale diversa da ‹i› è sempre biconsonantico, cioè riproduce graficamente la successione dell’occlusiva velare sonora [g] + la laterale [l], e si pronuncia [gl]: glaciazione, sigla, gleba, inglese, gloria, inglobare, glucosio, deglutire, ecc. Analogamente, anche quando seguito da ‹i›, il nesso ‹-gl-› è sempre biconsonantico se preceduto da n: anglicismo, ganglio.

Nei casi in cui è seguito dalla vocale ‹i›, ma non è preceduto da ‹n›, il nesso ‹gl› può essere pronunciato [gl] oppure come laterale palatale [ʎ] (di grado intenso se intervocalica, come nella quasi totalità dei casi) a seconda della posizione e del contesto di parola.

Quando la ‹i› di ‹gli› è seguita da consonante, il nesso ‹gl› è biconsonantico se si trova all’inizio della parola (glicemia, glissare); costituisce invece un ➔ digramma per [ʎː], con ‹i› che mantiene il suo valore vocalico, se si trova in posizione interna o finale (raccoglimento [rakːoʎːiˈmento], bavaglino [bavaˈʎːino], figli [ˈfiʎːi]).

Fanno eccezione, richiedendo la pronuncia biconsonantica [gl]: negligente, negligenza e negligere, con il più raro negligentare; le forme sigli, sigliamo, sigliate e siglino del verbo siglare; i composti ipoglicemia, nitroglicerina, nitroglicol, trigliceride; i composti e i derivati di glifo: geroglifico e i più rari aglifo, anaglifico, geroglificare, petroglifico e triglifo, a cui si aggiungono anaglittica e anaglittico.

Quando invece la ‹i› di ‹gli› è seguita da un’ulteriore vocale, la sequenza gli costituisce un trigramma, sempre per [ʎː], con ‹i› che assume valore diacritico per indicare il suono palatale: migliaio [miˈʎːajo], famiglia [faˈmiʎːa], biglietto [biˈʎːetːo], maniglie [maˈniʎːe], bagliore [baˈʎːore], coniglio [koˈniʎːo], tagliuzzare [taʎːuˈtːsare].

Le sequenze ‹glia, glie, glio, gliu› si trovano quasi solo in posizione interna e finale di parola: in posizione iniziale troviamo solo ‹glie› nei pronomi clitici composti glielo / gliela / glieli / gliele / gliene (e ‹glio› nel rarissimo gliommero, componimento e metro poetico di origine napoletana).

L’articolo e pronome personale clitico gli si pronuncia [ʎi] davanti a parola che comincia per consonante e [ʎ] davanti a parola che comincia per vocale o semiconsonante: gli elementi [ʎeleˈmenti], gli uomini [ˈʎwɔmini], ma anche [ʎieleˈmenti], [ʎiˈwɔmini], in pronunce più lente e scandite (➔ pronuncia).

Storicamente la laterale palatale /ʎ/ è una consonante formatasi nel passaggio dal latino all’italiano per palatalizzazione (➔ palatali), nella maggior parte dei casi, della laterale del nesso -lj- intervocalico: ad es., filium > figlio, familiam > famiglia. Il digramma ‹gl› e il trigramma ‹gli› costituiscono un adattamento dei preesistenti caratteri dell’alfabeto latino per rappresentare il nuovo suono romanzo; ‹gl› biconsonantico è invece la diretta continuazione di gl originario: es., negligentem > negligente.

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