Sanarèlli, Giuseppe

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Medico (Monte S. Savino 1864 - Roma 1940). Insegnò igiene a Siena (1895), Bologna (1898), Roma (1915); fondò e diresse l'Istituto d'igiene sperimentale dell'univ. di Montevideo. Senatore dal 1920. Sfruttando la semipermeabilità delle membrane di collodio, introdusse (1891-92) nella ricerca microbiologica la tecnica dell'ultrafiltrazione, fornendo così un nuovo e valido strumento d'indagine (grazie al quale divenne possibile separare i virus dai batterî) che permise allo stesso S. di dimostrare l'esistenza anche nel mondo animale di malattie da virus. Egli infatti documentò che la mixomatosi dei conigli era provocata da un microrganismo ultrafiltrabile, da lui chiamato virus mixomatogeno, e da A. Lipschütz Sanarellia cuniculi. A S. si deve anche la dimostrazione che i germi di alcune malattie infettive (tifo, colera, ecc.) giungono nell'intestino non attraverso lo stomaco ma per via dei linfatici e del sangue, penetrando nell'organismo attraverso la mucosa buccale o soprattutto tonsillare.

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