Borgése 〈-se〉, Giuseppe Antonio. - Scrittore italiano (Polizzi Generosa, Palermo, 1882 - Fiesole1952); prof. di letteratura tedesca nelle univ. di Torino (1909-10) e di Roma (1910-17), poi nell'Accademia scientifico-letteraria di Milano (1917-1925), dove, dal 1926, passò alla cattedra di estetica dell'università. Avverso al regime fascista, nel 1931 lasciò l'Italia per gli Stati Uniti, di cui prese in seguito la cittadinanza, e dove insegnò (1936-48) letteratura italiana nell'univ. di Chicago. Nel 1949 gli fu restituita la cattedra di Milano. Partecipò vivamente, nel primo quindicennio del secolo, al moto di rinnovamento culturale che prese il nome dal Leonardo e dalla Voce, fondando anche una rivista, Hermes (1904), e collaborando alla Stampa e al Corriere della Sera, con articoli di critica, poi raccolti nei volumi La vita e il libro (3 voll., 1910-13) e Studi di letterature moderne (1915). In questi, come già nella giovanile Storia della critica romantica in Italia (1905), nel saggio su Gabriele D'Annunzio (1909), e quindi in Tempo di edificare (1923), è palese quella tendenza a integrare in senso contenutista e romantico l'iniziale crocianesimo, che più tardi, in sempre più aspra polemica con B. Croce, assumerà anche forme teoriche (Il senso della letteratura italiana, 1931; Poetica dell'unità, 1934). Frattanto, dalla critica passando alla narrativa, nel romanzo Rubè (1921) aveva rappresentato lo stato d'animo dell'eroe dannunziano che converte in abulia l'originaria brama di potenza. Ad esso, che ebbe poi un certo influsso sulla narrativa "neorealista", seguirono altri romanzi e racconti: I vivi e i morti, 1923; Le belle, 1927; Tempesta nel nulla, 1931; ecc. Al B. si debbono anche un vol. di Poesie (1922); due tragedie (L'arciduca, 1925; Lazzaro, 1926) e varie opere di carattere politico-sociale, le più recenti scritte in inglese (fra cui Goliath, the march of fascism, 1937; trad. it. 1946). Postume sono apparse alcune raccolte di suoi articoli e saggi: Da Dante a Thomas Mann (a cura di G. Vallese, 1958); La città assoluta e altri scritti (a cura di M. Robertazzi, 1962), ecc.
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 12 (1971)
Nato a Polizzi Generosa (Palermo) il 12 nov. 1882 da Antonio e da Rosa Di Martino, compì gli studi liceali a Palermo, sotto la guida di U. A. Amico, approfondendo per proprio conto gli studi sul De Sanctis, le opere del quale - come ricorderà nella Nuova prefazione alla Storia della critica romantica ...
(VII, p. 468; App. II, 1, p. 437). - Scrittore, morto a Fiesole il 4 dicembre 1952.
Negli ultimi anni, continuando nelle sue ricerche di storia della critica e dell'estetica (Problemi di estetica e storia della critica, Milano 1952; Da Dante a Th. Mann, ivi 1958) ha anche validamente propugnato nel ...
(VII, p. 468). - Scrittore. Avverso al regime fascista, lasciò nel 1931 l'Italia per gli Stati Uniti, di cui prese in seguito la cittadinanza e dove, dal 1936, insegna letteratura italiana nella università di Chicago.
La sua attività, in questi anni, dal campo della narrativa e dell'arte si è svolta ...
Nato il 12 novembre 1882 a Polizzi Generosa (Palermo), addottorato con una tesi sulla Storia della critica romantica (1903; nuova ediz. Milano 1920), che lo rivelò critico acuto e buon temperamento di scrittore. Collaborò al Leonardo fondato dal Papini a Firenze nel 1903, al Regno del Corradini, e fondò ...
borġesiano agg. – Di Jorge Luis Borges, scrittore argentino (1899-1986); relativo a Borges e alle sue opere, con particolare riferimento alle atmosfere fantastiche che le caratterizzano: metafore, situazioni borgesiano; stile borgesiano.
sant’Antònio. – Nome di alcuni santi, di cui noti soprattutto sant’Antonio da Padova (c. 1195-1231) e sant’Antonio abate (morto vecchissimo, a circa 105 anni, nel 356), che fa parte di alcune locuz. del linguaggio com.: con riferimento al primo, catena...