Èvola, Giulio

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Pittore e filosofo italiano (Roma 1898 - ivi 1974). Dal 1915 al 1921 ha svolto un'intensa attività pittorica: avvicinatosi dapprima al futurismo, aderì poi al dadaismo, pubblicando con G. Cantarelli e A. Fozzi, Bleu, la sola rivista italiana di pura ispirazione dadaista. Si è in seguito dedicato esclusivamente a studî filosofici approdando a una concezione di critica radicale del mondo moderno, in cui convergevano nietzschianesimo, gentilianesimo, irrazionalismo, esoterismo, ecc. Complessi i suoi rapporti col fascismo, fu teorico del razzismo e aderì alla Repubblica sociale italiana. Nel dopoguerra è stato tra i punti di riferimento ideologici della destra eversiva. Tra le sue opere: La tradizione ermetica, 1930; Rivolta contro il mondo moderno, 1935; Il mito del sangue, 1937; Sintesi della dottrina della razza, 1941; Metafisica del sesso, 1958.

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