MEDICI, Giuliano de'

Enciclopedia Italiana (1934)

MEDICI, Giuliano de'

Giovanni Battista Picotti

Nacque nel 1479 dal Magnifico Lorenzo e da Clarice Orsini. Travolto nella catastrofe del 1494, passò parte dell'esilio a Urbino, raffinando l'educazione sua nella gentilezza di quella corte. Rientrati i Medici in Firenze nel 1512, fu per alcun tempo a capo dello stato, poi fu chiamato a Roma presso il fratello Leone X, ed ebbe il titolo di capitano generale della Chiesa, sebbene fosse "uomo più presto da corte che da guerra". Il pontefice volle assegnargli (1515) la signoria di Parma, Piacenza, Modena, e Reggio, e fu detto pensasse a dargli anche Napoli, ma i disegni fallirono. Legato a politica francofila, ebbe da Francesco I il titolo di duca di Nemours e sposò Filiberta di Savoia, zia del re. Morì di tisi a Firenze il 17 marzo 1516. Mite, liberale, colto, autore di rime non dispregevoli, amico di letterati e artisti, ma debole, inerte, dissoluto, ebbe fama maggiore del merito: ne parlò con favore il Castiglione nel Cortegiano; il Machiavelli voleva dedicargli il Principe; Raffaello ne dipinse il ritratto; Michelangelo ne idealizzò la figura in una delle tombe medicee.

Bibl.: A. Zobi, Delle nozze del M. G. d. M., Firenze 1868; F. Nitti, Leone X e la sua politica, Firenze 1892; V. Cian, Musa medicea, Torino 1895; L. Pastor, Storia dei papi, vol. IV, Roma 1921; G. Pieraccini, La stirpe dei Medici di Cafaggiuolo, I, Firenze 1924, p. 215 segg.

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