Aleandro, Girolamo

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Umanista, prelato e diplomatico (Motta di Livenza 1480 - Roma 1542). Studiò a Padova; dotto in greco e lingue orientali, fece parte del circolo di Aldo Manuzio a Venezia, ove conobbe Erasmo; insegnò latino e greco nell'università di Parigi (1508-13). Divenuto poi segretario di Erardo de la Marck, vescovo di Liegi, e da lui mandato a Roma (1516), fu nominato da Leone X bibliotecario della Palatina (1519). Inviato nunzio in Germania (1520) con l'incarico di pubblicare e far eseguire la bolla Exsurge Domine, ottenne, nella dieta di Worms (1521), la messa al bando di Lutero. Nei confronti della Riforma assunse subito un atteggiamento rigidamente negativo. Da Clemente VII fu inviato nunzio a Francesco I, col quale venne preso prigioniero nella battaglia di Pavia (1525). Di nuovo nunzio in Germania (1531-32) e a Venezia (1533-35), assisté Paolo III e fece parte della commissione incaricata di redigere il Consilium de emendanda Ecclesia. Creato cardinale (1538), fu inviato a Vienna per sorvegliare e impedire i tentativi imperiali di pacificazione con i protestanti (1538-39). Lasciò numerosi manoscritti e una copiosa corrispondenza. Larga diffusione ebbe il suo Lexicon graeco-latinum (1512).

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