Pirèlli, Giovanni

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Scrittore italiano (Velate Varesino 1918 - Genova 1973). Rifiutò il ruolo di imprenditore nell'azienda di famiglia, abbracciando gli ideali socialisti e diventando comandante partigiano durante la seconda guerra mondiale. Autore inquieto e ribelle, fece il suo esordio narrativo nel 1952 con L'altro elemento. In seguito si dedicò alla ricerca storica pubblicando (1952) Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana (8 sett. 1943 - 25 aprile 1945) e Un mondo che crolla. Lettere 1938 - 1943 (1954, in collab. con P. Malvezzi). Ne fu ideale prosecuzione Fanon o l'eversione anticoloniale (1958), contributo ai movimenti di liberazione del Terzo Mondo e preludio alla fondazione dell'Istituto Fanon, di cui P. fu parte attiva nella prima metà degli anni Sessanta. In Storia della balena Jona e altri racconti (1962) raccolse invece la memoria e il dramma dei deportati nei lager nazisti. Il suo capolavoro narrativo A proposito di una macchina (1965) è una delle più vivide voci del "romanzo industriale". Nonostante il mancato coinvolgimento attivo nelle vicende aziendali, P. mantenne con la famiglia un legame intenso: ne è testimonianza il volume Legami e conflitti. Lettere 1931-1965 (1966), in cui raccolse la corrispondenza con il padre Alberto. P. perse la vita a seguito delle ustioni riportate in un grave incidente automobilistico sulla Sestri Levante - Genova, in cui rimase coinvolto anche il fratello minore Leopoldo, all'epoca presidente dell'azienda di famiglia.

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