PANTALEO, Giovanni

Enciclopedia Italiana (1935)

PANTALEO, Giovanni

Mario Menghini

Patriota, nato a Castelvetrano il 6 agosto 1832, morto a Roma il 3 agosto 1879. Vestito, sedicenne, l'abito dei Riformati di San Francesco, l'11 maggio 1860 fuggì dal convento degli Angeli di Salemi e si presentò a Garibaldi, che sceso a Marsala aveva iniziato la sua marcia gloriosa alla conquista della Sicilia. Bene accolto dal duce dei Mille, in qualità di cappellano, lo seguì alla presa di Palermo, a Milazzo, nella campagna sul continente; e condotta a termine l'impresa dell'Italia meridionale, si assunse il compito di "evangelizzare il popolo italiano", dovunque tenendo accese conferenze a tal fine. Quando Garibaldi si accinse alla disgraziata spedizione conclusa tragicamente ad Aspromonte, il P. fu pronto ad accorrere presso di lui; e arrestato nella sua fuga a Napoli, fu pochi giorni dopo liberato per la sopraggiunta amnistia. Alla fine del 1863 svestì l'abito monacale e tre anni dopo partecipò alla guerra contro l'Austria, militando nelle file garibaldine, tra le quali fu pure a Mentana. Presente all'anticoncilio adunato a Napoli dal Ricciardi nel dicembre del 1869, l'anno dopo seguì Garibaldi a Digione. Sposatosi a Lione il 22 giugno 1872, si trasferì a Napoli e nel 1876 a Roma, dove morì poverissimo e non riconciliato con la Chiesa.

Bibl.: B. E. Maineri, Fra G. P., ricordi e note, Roma 1883; G. Stiavelli, Letteratura garibaldina, Fra P., Roma 1903.

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