VALESIO, Giovanni Luigi

Enciclopedia Italiana (1937)

VALESIO, Giovanni Luigi

Vincenzo Golzio

Pittore e incisore, nato a Bologna circa il 1579. Figlio di un soldato spagnolo, già trentenne si mise alla scuola di Ludovico Carracci. Venuto a Roma, vi fu come segretario del fratello e dei nipoti di Gregorio XV, e vi morì in età di 44 anni. In Bologna si ricordano diverse sue pitture; a Roma condusse la decorazione, ora in massima parte scomparsa, della cappella di Santa Rosalia in Santa Maria dell'Idria; dipinse nella villa Ludovisi opere poi distrutte, e nel chiostro della Minerva il ritratto di Pio V, un'Annunziata, la Religione che vince l'Eresia.

Fu anche incisore in rame e all'acquaforte, seguendo la maniera di Agostino Carracci. Si dicono suoi scolari G. B. Coriolano e Uliviero Gatti. Coltivò anche la poesia e fu autore di varî componimenti, tra cui una raccolta di sonetti intitolata La Cicala.

Bibl.: G. Baglione, Le vite de' pittori, scultori et architetti, ecc., Roma 1642, pp. 354, 355; C. C. Malvasia, Felsina Pittrice, II, Bologna 1678, p. 139 segg.; L. Lanzi, Storia pittorica dell'Italia, V, Firenze 1834, pp. 82-83; A. Bolognini-Amorini, Vite dei pittori ed artefici bolognesi, V, Bologna 1843, pp. 126-29; A. Bartsch, Le Peintre-Graveur, XVIII (1870), pp. 211-48; M. Pittaluga, L'incisione italiana del Cinquecento, Milano 1928; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, vi, ivi 1933, pp. 763-64.