CHINZER, Giovanni

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 25 (1981)

CHINZER (Chintzer, Ghinzer), Giovanni

Bianca Maria Antolini

Non se ne conoscono i dati anagrafici; tuttavia egli stesso in molte sue opere si definisce fiorentino (in un suo libretto si legge "Giovanni Chintzer di Firenze"); inoltre i membri di una famiglia Chinzer sono ricordati spesso a Firenze nella prima metà del Settecento. F. Bisogni (in Die Musik in Geschichte ...) losuppone figlio di un certo Cristoforo sepolto a Firenze il 18 luglio 1737, Probabilmente, come il cognome suggerisce, la famiglia Chinzer era di origine svizzera o tedesca: il fatto che il C. (così come un altro Chinzer, Adriano) fosse "corazza" del granduca Giangastone fa pensare ad un collegamento con le guardie svizzere del granduca medesimo. Il C. svolse la sua attività come compositore di opere e oratori quasi esclusivamente in Toscana (la maggior parte delle sue opere vennero rappresentate a Firenze nel piccolo teatro di via del Cocomero), dove opero anche come impresario. In veste sia di impresario sia di compositore mise in scena nell'estate del 1732, al teatro dei Risvegliati di Pistoia, il melodramma giocoso La commedia in commedia, che tuttavia, a stare a una cronaca contemporanea (cit. in A. Chiappelli, pp. 216-219), non ebbe molto successo; nell'estate del 1735, ancora a Pistoia, fece rappresentare l'Issipile (libretto di P. Metastasio, musica di G. Porta), che nell'autunno dello stesso anno portò anche, con la medesima compagnia, al teatro Pubblico di Lucca.

Nell'estate del 1741 il C. presentò al teatro Pubblico di Pisa alcuni intermezzi in musica, fira cui la sua Contadina nobile e nell'autunno lo troviamo di nuovo, nella veste di impresario e compositore, al teatro di via del Cocomero con La serva favorita. Nel carnevale del 1747, ancora al teatro dei Risvegliati di Pistoia, il C. era "direttore della musica" delle opere Sesostri re di Egitto (musica di vari autori) e Artaserse (musica di L. Vinci), e veniva definito "maestro di cappella della Real Brigata de Carabinieri di S. M.a Cattolica" (A. Chiappelli, p. 129). A queste attività affiancava quelle di suonatore di tromba (in vari libretti si definisce "professore di tromba privilegiato da Sua Maestà Cesarea e da tutto il Sacro Romano Impero"; inoltre il suo nome compare con questa qualifica fra i virtuosi del teatro di Lucca nel 1735: cfr. L. Nerici, p. 339) e, di compositore di musica strumentale: le prime notizie che abbiamo in proposito si riferiscono a due Concerti a 4 stromenti eseguiti ad Amsterdam il 7 genn. 1738 in occasione dei festeggiamenti per il, centenario della Amsterdain Schouwburg organizzati da A. Vivaldi: quindi il C. doveva essere conosciuto come compositore di opere strumentali già parecchio tempo prima della pubblicazione delle sue numerose raccolte di sonate e trii, avvenuta a Parigi intorno al 1750. Quest'ultimo elemento ha indotto il Fétis a ritenere che egli si fosse stabilito in questa città nel 1754; è invece da escludere che il C. fosse a Londra negli ultimi anni del Settecento, come suggerisce il Gerber, poiché le sue opere ivi pubblicate sono evidentemente ristampe delle opere apparse a Parigi.

Il C. compose le seguenti opere: La serva favorita (libretto di G. C. Villafranchi, Firenze, teatro di via dei Cocomero, carnevale 1727 e autunno 1741); Amor vince l'odio, ovvero Timocrate (libretto di D. Lalli, pseud. di S. Biancardi, ibid., carnevale 1731;composto in collaborazione con L. Bracci. A pagina 5 del libretto si legge infatti "La composizione della musica dell'atto primo è del Sig. Giovanni Chinzer, e dell'atto secondo e terzo del Sig. L. Bracci" cfr. Sesini, p. 110); La commedia in commedia (libretto di C. A. Pelli, pseud. di S. Pratoli, ibid., aut. 1731); La vanità delusa (ibid., autunno 1731); Il Temistocie (libretto di P. Motastasio, Pisa, teatro Pubblico, carnevale 1737); Chi non sa fingere non sa godere (Firenze, teatro di via del Cocomero, carnevale 1738); La contadina nobile (Pisa, teatro Pubblico, estate 1741); Aralo (libretto di F. Silvani, Venezia, teatro Tron di S. Cassiano, carnevale 1742). Scrisse inoltre i seguenti oratori: Abele ucciso da Caino, a 4 voci (libretto di P. G. Viviani), eseguito a Firenze nel 1731, po;r la Compagnia della Purificazione di Maria Vergine e S. Zanobi detta di S. Marco; e La misteriosa risurrezione del figlio della Sunamita, a 5 voci, cantato sempre a Firenze la sera di Pasqua 1739 presso la Compagnia di S. Francesco detta del Martello. Purtroppo le musiche delle opere e degli oratori sono andate perdute (eccetto un'aria del Temistocle, "Quandoparto", conservata nignoscritta in una raccolta inglese di arie di diversi autori: British Muscum, Additional 31.655, f. 92); la produzione vocale del C. ci è quindi nota solo attraverso alcune arie manoscritte, che rivelano talvolta una grandiosità di impianto degna di Hiindel: "Fuggi e serba", "Per un momento", "Sposa amata", e "Pia l'ombra" (Parigi, Bibliothèque nationale, Vm7 9);"Ad amar prima apprendete" e "Se d'amor lo stral non sento" (Bruxelles, Bibliothèque du Conservatoire, mss- 3785 s.), e una raccolta di 22 Arie diverse con stromenti, dedicata a Maria Teresa d'Austria (comprendente, fra le altre., l'aria "Ah, mi dividon l'anima", a lungo attribuita a Pergolesi: manoscritto forse autografo conservato nella oesterreichische Nationalbibliothek di Vienna, ms. 17.716.

Ci sono invece conservate le opere strumentali, pubblicate tutte a Parigi da Boivin intorno al 1750: Sei sonate da camera con due violini e basso... opera I; Sei sonate con due violini e basso, due corni di caccia o trombe ad libitum... opera II; Sei sonate da camera con due violini e basso... opera III; Allettamenti armonici per due flauti traversiero ovvero due violini senza basso continuo... opera IV; Sei sonate a solo per il fiduto traversiero o violino con il basso continuo per il cembalo... opera V; Symphonie à 4 parties... opera VI; Sei trio per due flauti traversieri e basso... opera VII; Concerti a V per il flauto traversiero obbligato... opera VIII; Concerti à VI per due flauti traversieri, violini obbligati... opera X; Sei trio per due violini e basso... opera XI; Sei divertimenti per due violini senza basso... opera XII. A Londra farono inoltre pubblicate: Six sonatas or trios for two German Flutes or two violins and a bass, London s.d. [ma 1750 c.] e Six sonatas for two violins. Book I, London s.d. [ma 1763 c.], evidentemente ristampe, come si è detto, delle edizioni parigine. Altre composizioni del C. si trovano inoltre nelle seguenti raccolte di diversi autori: Second litre ou recueil d'airs en duo choisis et ajustis pour les fifites, violons et pardessus de viole..., Paris 1755; Sacred Music... in two volumes consisting of a selection of the most admired pieces of vocal music, London s.d. [ma 1800 e.]; M. Corrette, L'art de se perfectionner dans le violon, Paris 1782. Autore anche di musica sacra (scrisse una Messa a 4 voci con strumenti e un Dixit Dominus a 4 voci con strumenti, manoscritti già della Sachs. Landesbibl. di Dresda, perduti durante la guerra), il C. curò inoltre l'edizione della raccolta VIsonate a tre, con due flauti traversieri e basso, di differenti autori, Paris s.d. [ma 1750 c.]. Secondo il Bisogni (in Die Musik in Geschichte ... ) le opere strumentali del C. seguono la moda del tempo e sono quindi piuttosto convenzionali e spesso caratterizzate da un virtuosismo violinistico fine a se stesso, Un altro Chinzer, Giuseppe o Gioseffo, forse fratello di Giovanni, è ricordato come musicista nello stesso periodo: nel 1738 era virtuoso di violoncello al teatro dell'Opera di Lucca. Di lui rimangono Sonate a violoncello col basso. Ses sonates peuvent se, jouer également sur deux bassons... Oeuvre premier, Paris s.d. [ma 1745].

Bibl.: L. Nerici, Storia della musica in Lucca, Lucca 1879, p. 339; A. Ademollo, Corilla Olimpica, Firenze 1887, p. 44; T. Wiel, I teatri musicali venez. nel Settecento, Venezia 1897, p. 138; A. Segrè, Il teatro Pubblico di Pisa nel Seicento e nel Settecento, Pisa 1902, p. 14; A. Wotquenne, Catal. de la Bibliothèque du Conservatoire Royal de Musique de Bruxelles, II, Bruxelles 1902, pp. 174, 363; A. Hugues-Hugues, Catalogue of Manuscript Music in the British Museum, II, London 1908, pp. 275 s.; D. F. Scheurleer, HetMuziekleven in Nederland in de tweede helfi der 18 eeuw in verband met Mozart's verblijf aldaar, s' Gravenhage 1909, p. 211; A. Chiappelli, Storia del teatro in Pistoia..., Pistoia 1913, pp. 123 ss., 129, 216 ss.; A. Pellegrini, Spettacoli lucchesi nei secc. XVII-XIX, Lucca 1914, p. 403; O. G. T. Sonneck, Library of Congress. Catal. of Opera librettos printed before 1800, Washington 1914, pp. 179, 994, 1118; U. Sesini, Catal. della Biblioteca del Liceo musicale di Bologna, V, Libretti d'opera in musica, Bologna 1943, pp. 109 s.; U. Manferrari, Diz. univers. delle opere melodrammatiche, I, Firenze 1954, p. 235; M. Pincherle. Vivaldi, Paris 1955, p. 38; The British Union Catalogue of early music..., a cura di E. B. Schnapper, 1, London 1957, p. 188; S. Pintacuda, Genova. Biblioteca dell'Istituto musicale "Nicolò Paganini". Catal. del fondo antico, Milano 1966, p. 241 W. B. Squire, Catalogue of Printed music Published between 1487 and 1800now in the British Museum, Neudeln 1968, I, p. 264; A. Caselli, Catal. delle opere liriche pubblicate in Italia, Firenze 1969, p. 104; J. Ecorcheville, Catalogue du fonds de musique ancienne de la Bibliothèque Nationale, New York 1972, II, p. 78; IV, p. 34; E. L. Gerber, Neues Historisch-Biographisches Lexikon der Tonkünstler, II, p. 703; F. J. Fétis, Biographie univers- des musiciens, II, p. 277; R. Eitner, Quellen Lex., II, pp. 426 s.; XI, pp. 412, 448; Grove's Dict. ..., II, p. 249; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, pp. 336 s.; La Musica. Dizionario, I, p. 398; Répertoire intern. des sources musicales, Einzeldrucke vor 1800, II, pp. 116 s.; Recueils imprimés. XVIII sircle, pp. 223. 344; Die Musik in Gesch. und Gegenwart, XV, Suppl., coll. 1457 s.

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