BERETTA, Giovanni Battista

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 9 (1967)

BERETTA, Giovanni Battista

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Nacque a Verona il 24 febbr. 1819, da ricca famiglia. Avviato agli studi giuridici, si dedicò contemporaneamente alla musica, studiando pianoforte con A. Peruzzi, contrappunto e composizione con D. Foroni e strumentazione con C. Pedrotti.

Da questi molteplici studi, condotti con particolare impegno, il B. trasse la sua predilezione per la musica sacra, nel cui genere presto si cimentò con composizioni di messe, di salmi (un Miserere eseguito alla chiesa di S. Eufemia gli valse discreta fama), di inni, ecc. Fu anche corrispondente musicale dalla sua città alla Gazzetta musicale di Milano e corrispondente dell'Istituto reale di musica di Firenze, rivelandosi scrittore elegante e di assennato giudizio. Nel 1861,dopo un rovescio di fortuna, s'impegnò nella musica con intenti professionigtici e si presentò al concorso per il posto di direttore nel liceo musicale di Bologna. Non riuscì allora, ma tre anni più tardi (1863) raggiunse il suo scopo: nell'autunno occupò il posto, che tenne fino ai primi mesi dell'anno 1866.

La nomina del B. a direttore del liceo musicale di Bologna fu, in realtà, dovuta non tanto al riconoscimento dei suoi meriti artistici, quanto piuttosto all'incuria degli altri due concorrenti, T. Mabellini di Firenze e R. Manna di Napoli. Nel suo ufficio egli dimostrò molta buona volontà, energici propositi di riforma (si veda, per es., Relazione e progetto di nuovo regolamento organico del Liceo musicale di Bologna compilato per incarico della Giunta dal Direttore maestro G. B. B., Bologna 1863) e iniziative notevoli (come quella, fra le altre, di convocare a Bologna il 20 congresso nazionale di musica, poi fallita), ma non adeguate capacità didattiche e artistiche, così chepresto si diffuse nell'Istituto un certo scontento. Nel tentativo di riacquistare credito., il B., nell'aprile 1864, pensò di far eseguire alcuni brani dello Stabat Mater di Rossini, ma l'infelice scelta di pochie incapaci cantanti pregiudicò l'esecuzione, che deluse il difficile pubblico bolognese e fu uno scandalo per il Comune, dalla cui amministrazione dipendeva l'Istituto musicale. Aperta un'inchiesta dal Comune stesso, il B. fu costretto, dopo varie vicende, a dimettersi ai primi mesi del 1866.

Recatosi a Milano, pur non trascurando la composizione, il B. si interessò a nuovi lavori di ricerche, di teoria e di compilazione; gli venne affidata la continuazione di un Dizionario artisticoscientifico-storica-tecnologico-musicale, iniziato da A. Barbieri. Quest'opera, tuttavia, restò ancora una volta incompiuta (fu pubblicata solo fino alla lettera G da G. Pirola, Milano 1869-1872) per la morte del B., avvenuta in Milano il 26 apr. 1876. I suoi funerali si svolsero in forma pubblica a Verona, e per l'occasione fu scritta una Messa funebre da A. Sala.

Carattere mite, incline alla meditazione e disadatto alla vita pratica (e di qui forse la sua sfortunata esperienza al liceo musicale di Bologna), il B. fu compositore di un certo valore, soprattutto nella musica sacra. Lasciò molta musica inedita, fra cui degne di ricordo sono quattro Messe, due a tre voci con organo, una a quattro voci con piccola orchestra e organo e una a tre voci femminili senza accompagnamento, un'altra Messa in sol, scritta espressamente per la Società corale del duomo ed ivi eseguita la prima volta nel 1874, un Credo solenne in mi bemolle, cinque pezzi di una cantata incompiuta, Il Libano,un elaborato Trattato d'istrumentazione,un Quartetto ad archi e l'inno sacro La Pentecoste su testo del Manzoni. Sempre del Manzoni musicò Sei melodie sacre per voci di contralto con accompagnamento di harmonium o pianoforte eseguibili anche da una sola voce, ovvero due voci senza accompagnamento (Strofe per una Prima Comunione), che furono pubblicate a Milano s.d., presso l'editore G. Canti. Altre romanze per canto e pianoforte e un Manuale dei compositori, maestri-concertatori, direttori d'orchestra, e maestri di banda militare, ossia trattato metodico… di F. J. Fétis. Prima versione ital. con importanti note ed aggiunte di G. B. B. vennero editi presso lo stesso editore a Milano (s.d., ma 1863). Si ricordano anche un "notturno per due violoncelli ", La meditazione,pubblicato a Milano (s.d.) da G. Condi, e Elementi di musica esposti con nuovo ordine,editi a Milano (s.d.) da Ricordi.

Bibl.: G. A. Mazzucato. G. B. B.,in Gazz. musicale di Milano, XXXI, 19 (1876), p. 163; A. Sala, I musicisti veronesi (1500-1879), Verona-Padova 1879, pp. 46-53; G. Masutto, Imaestri di musica ital. del sec. XIX, Venezia 1882, p. 18; G. Gaspari, Catal. della Bibl. del Liceo musicale di Bologna, I, Bologna 1890, p. 58; IV, ibid. 1905, p. 84; F. Vatielli. La Bibl. del Liceo musicale di Bologna, in L'Archiginnasio, XI,5-6 (1916), p. 215 nota; Id., Cinquant'anni di vita musicale a Bologna (1850-1900), ibid., XV, 4-6 (1920). pp. 147 s.; F. J.Fétis, Biographie univ. des musiciens, Supp. et Compl., Paris 1870, pp. 73 s.; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 158; Suppl., p. 84.

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