Ansèlmo, Giovanni

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Artista concettuale italiano (Borgofranco d'Ivrea 1934 - Torino 2023). Dopo aver sperimentato da autodidatta la pittura e la grafica si è dedicato a ricerche concettuali, dando vita ad opere basate sull'accostamento di oggetti di valenza contraria o incentrate su fenomeni e concetti contrapposti. Ha partecipato a importanti mostre e rassegne internazionali.

Vita e opere

Dopo aver compiuto gli studi classici, ha iniziato, da autodidatta, a sperimentare il disegno e la pittura tradizionali e a svolgere contemporaneamente l'attività di grafico. Ha fatto parte degli artisti riuniti dal critico G. Celant nel 1967 sotto la denominazione di arte povera. La sua ricerca tende a mettere in luce l'energia insita nella materia attraverso accostamenti di materiali e oggetti di valenza contraria (tecnologici e naturali, pesanti e leggeri, organici e inorganici), in modo da ottenere la massima tensione dal gioco dialettico e dal contrasto fra i diversi elementi (serie Torsione, dal 1968; Respiro, 1969, spugna e travi di ferro, Castello di Rivoli, Museo d'arte contemporanea). Lavorando a cicli tematici (Particolare, dal 1968; Verso oltremare, dal 1979), ha posto l'attenzione su fenomeni e concetti contrapposti (come finito e infinito, visibile e invisibile, vita e morte) e sul rapporto tra uomo e natura. Ha partecipato a importanti mostre e rassegne (Arte povera, 1967, Genova, galleria La Bertesca; varie edizioni della Biennale di Venezia e di Documenta di Kassel; Biennale di San Paolo del 1994; Arte italiana. Il visibile e l'invisibile, 1998, Tokyo, Museum of contemporary art; Minimalia. Da Balla a…, 1998, Roma, Palazzo delle esposizioni; Arte povera in collezione, Castello di Rivoli, Museo d'arte contemporanea, 2000-01; On line: drawing through the twentieth century, New York, Museum of modern art  2010; Giovanni Anselmo, Castello di Rivoli, 2016; Entrare nell'opera, Roma, Accademia Nazionale di San Luca, 2019-20; Arte povera 1967-1971, Johannesburg, Wits Art Museum, 2023). Premio internazionale alla Biennale di Venezia (1990), nel 2019 ha realizzato per l’Istituto della Enciclopedia Italiana l’opera Particolare. Tra i suoi lavori più recenti si segnala l'installazione Dove le stelle si avvicinano di una spanna in più realizzata per i Giardini di Venaria nel 2021.

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