ABIOSO, Giovan Battista

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)

ABIOSO, Giovan Battista

Sergio Bertelli

Nacque a Bagnoli Irpino e visse tra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI. Oltre alla medicina coltivò le matematiche, ma soprattutto l'astrologia. Discusse la nascita dell'Anticristo e predisse come anni infausti il 1503, il 1524 e il 1702, nel suo Dialogus in astrologiae defensionem cum vaticinio a diluvio usque ad Christi annos 1702, stampato a Venezia, "apud Franciscum Lapicidam", il 20 ott. 1494, e dedicato ad Alfonso II re di Napoli. Due anni più tardi ritornò sulla predizione con la Epistola verarum scientiarum speculatoribus,premessa all'Epitome sull'Almagesto del Regiomontano (Venezia 1496), dove fissò cataclismi per il 1503 e il 1524, rallegrandosi tuttavia perché l'invenzione della stampa avrebbe permesso di tramandare il sapere nonostante gli imminenti rivolgimenti. Da notare che la data del 1524 era, d'altronde, indicata comunemente da tutte le predizioni astrologiche del tempo come anno infausto (cfr.in G. Hellmann, Beiträge zur Geschichte der Meteorologie, Berlin 1914). Nelle sue opere di astrologia sono esposte anche una serie di misure sanitarie per far fronte alle epidemie e in particolare alla peste.

Incarcerato dal conte di Montella, Traiano Cavaniglia, per alcuni libelli scritti contro di lui, fu liberato per diretta intercessione del pontefice Leone X, di cui il D'Afflitto riporta il breve indirizzato al conte in data 8 apr. 1518.

Fu ricordato con lodi, ancora vivente, da Luca Gaurico nella sua Oratio de inventoribus et astrologiae laudibus (Venetiis 1531), recitata nell'Ateneo ferrarese nel 1507. Ignoto è l'anno di morte.

Nel frontespizio della sua edizione del Regiomontano l'A. si presentava coi titoli di "mathematicarum professor, artium medicinae doctor", ma l'indicazione di un suo insegnamento a Napoli e a Venezia data dal D'Afflitto non risulta provata.

Oltre le opere citate, si ricordano dell'A.: Trutina rerum coelestium et terrestrium, Tarvisii 1498; Cometis vaticinium, qui anno 1506 apparuitt et revolutio anni 1507 cum medicinae superioris quintae essentiae commendatione, ac remediis contra pestem tertiaram & lepram, ac intermediis ratis defentionibus, Astrologiae prestantiam dernonstrans, s. l., 1507; Vaticinium eventum anni 1523, Neapoli 1523; Commentaria in opere Claudiani de Raptu Proserpinae, Parisiis 1517; Compendium Rhetonicae ex optimis utriusque linguae authoribus excerptum, Basileae 1536.

Bibl.: N. Toppi, Biblioteca napoletana, Napoli 1678, D. 113; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I, 1, Brescia 1753, pp. 24-25; E. D'Afflitto, Memorie degli scrittori del Regno di Napoli, I, Napoli 1782, pp. 2-6; L. Hain, Repertorium bibliographicum, I, Stuttgart 1826, pp. 4-5;S. De Renzi, Storia della medicina in Italia, II, Napoli 1845, pp. 313, 315, 346, 391, 400; R.G.C. Proctor, An Index of the Early printed Books in the British Museum, II, London 1898, n. 5543; Catalogue of Books printed in the XVth Century, now in the British Museum, V, (Venice), London 1924, p. 427; Gesamtkatalog der Wiegendrucke, I, Leipzig 1925, col. 5; L. Thorndike, Science and Thought in the Fifteenth Century, New York 1929, pp. 144-145; Id., A History of magic and experimental Science, V, New York 1941, pp. 166, 179, 199, 220-221.

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