GIORGIO II re di Hannover e di Gran Bretagna

Enciclopedia Italiana (1933)

GIORGIO II re di Hannover e di Gran Bretagna

Eucardio Momigliano

Figlio di Giorgio I e di Sofia Dorotea, nato a Hannover nel 1683. Durante la sua giovinezza mantenne sempre rapporti assai poco cordiali col padre, perché non nascondeva la propria simpatia per la madre esiliata ad Alsen (v. giorgio 1). Sposò nel 1705 Guglielmina Carolina di Ansbach. In qualità di principe ereditario del trono d'Inghilterra, seguì il padre a Londra quando questo succedette alla regina Anna (1714). Ma il dissidio tra padre e figlio non cessò per questo. Nel 1717 per un incidente avvenuto a proposito della scelta del padrino di uno dei figli, tra il principe e il padre avvenne una clamorosa scenata per cui il principe fu allontanato dalla corte d'Inghilterra. Solo tre anni dopo una riconciliazione avvenne e G. ritornò a Londra. Assunto al trono nel 1727, alla morte del padre, apparve subito il carattere debole del re, dominato completamente dalla moglie. A lei si deve senza dubbio se il ministro Walpole, che godeva delle particolari antipatie del re, fu mantenuto al potere. Il lungo regno di G. II ha visto l'Inghilterra partecipare alle lotte continentali delle guerre di successione di Polonia e d'Austria e alla prima fase della guerra dei Sette anni. La partecipazione dell'Inghilterra a tali avvenimenti le permise di trarre tutti i vantaggi soprattutto coloniali dai successi degli alleati. Le maggiori e più famose conquiste in America, in Africa e in Asia risalgono a questo periodo, a spese degl'imperi coloniali francese e spagnolo. Sotto il regno di G. II l'Inghilterra acquista definitivamente il Canada perduto dalla Francia (col trattato dell'8 settembre 1760), il Senegal e Calcutta pure tolta alla Francia. G. II partecipò personalmente a molte operazioni di guerra sul continente, mostrandosi soldato audace anche se privo di qualsiasi genialità. L'ultimo e il più serio tentativo di restaurazione degli Stuart, fallì a Culloden (17 aprile 1746).

Il carattere e l'educazione piccolo borghese, conducevano G. II, dominato unicamente da una mania di ordine minuzioso e di grande parsimonia, a una visione meschina dei grandi problemi. Tuttavia non mancò d'iniziative di grande signorilità come la fondazione dell'università di Gottinga nel suo regno di Hannover, e la fondazione del British Museum a Londra.

Durante il regno di G. II l'Inghilterra adottò il calendario gregoriano che era già quello di tutta l'Europa occidentale. Al tramonto del suo regno sorse l'astro di Pitt, che doveva essere il grande ministro del regno del successore. G. II ebbe otto figli, tre maschi e cinque femmine. Essendo morto il principe di Galles Federico nel 1751, la corona, alla morte di G. II, avvenuta il 25 ottobre 1760, passava al figlio di Federico di nome Giorgio.

Bibl.: W. E. H. Lecky, A History of England in Eighteenth Century, voll. 7, Londra 1892; J. MacCarty, A History of the Jour Georges, voll. 2, Londra 1905; R. J. Lucas, Georges II and his Ministers, Londra 1910; J. Hervey, Some materials towards reign of G. II, Londra 1931.