Ginevra (fr. Genève; ted. Genf) Città svizzera (179.971 ab. nel 2008), la maggiore della Svizzera francofona, capitale dell’omonimo cantone. Sorge a 378 m s.l.m., all’estremità sud-occidentale del lago omonimo e sulle rive del Rodano, che alla periferia della città riceve da sinistra l’Arve. Dominata, da S, dal Mont Salève (1375 m), G. gode di un clima reso relativamente mite dall’azione termoregolatrice del lago. Ha caratteri originali che la distinguono dalle altre città elvetiche: la vicinanza alla
Città degli Allobrogi presso il confine con gli
Differenti d’aspetto sono la parte moderna della città, con passeggiate lungo il lago e larghe arterie sul percorso delle mura (abbattute nel 1849) e la parte antica, costruita sulla collina e raccolta intorno all’ex cattedrale cattolica di S. Pietro, notevole monumento del 4° sec. (ricostruito nel 12° e 13° sec. con aggiunte posteriori e facciata settecentesca di B. Alfieri). Tra le chiese di rilievo:
Cantone di G.(282 km2 con 438.177 ab. nel 2008). È posto fra il Crêt de la Neige, la più alta catena del Giura, il M. Salève e il Petit Lac, parte sud-occidentale del Lago di Ginevra; i suoi confini politici sono più ristretti di quelli segnati dalla cornice delle montagne, perché la frontiera con la Francia è al di qua della linea spartiacque. Il territorio è dolcemente ondulato e a circa 100 m sul livello del lago; quasi dovunque è coltivato e densamente abitato. La popolazione è per metà cattolica e per metà protestante. L’area d’influenza di G. va ben oltre i confini del proprio cantone e si estende ai cantoni limitrofi (
Conferenze di G. Quella svoltasi il 6-9 novembre 1918, tra i delegati del governo serbo, del Consiglio nazionale di
La conferenza diplomatica delle cinque principali potenze creditrici sul problema del pagamento delle riparazioni della
Nel febbraio 1932-settembre 1936, la conferenza riunitasi con l’intervento dei delegati di 60 governi sotto la presidenza di N.M. Henderson ebbe lo scopo di stabilire un accordo collettivo per una rapida e sensibile diminuzione degli armamenti, premessa al disarmo universale. Il punto di vista della Francia, condiviso da Polonia e
La prima conferenza sulle tariffe doganali del dopoguerra (aprile-agosto 1947) fu seguita il 30 ottobre dello stesso anno dalla firma a G. dell’Accordo generale sulle tariffe e il commercio (GATT); da allora a G. ebbero luogo quasi tutti i negoziati tra delegati dei paesi aderenti al GATT.
La conferenza per l’Indocina tra i rappresentanti di Francia, Gran Bretagna, Cina, USA, URSS,
La conferenza sui problemi della sicurezza europea e della Germania, del disarmo e dei contatti fra Oriente e Occidente (18-23 luglio 1955) vide l’intervento del presidente D. Eisenhower e di
La conferenza per la pace nel
A G. dal 1961 si sono svolti periodicamente i lavori della Conferenza per il disarmo, sia delle armi convenzionali sia di quelle nucleari; per queste ultime, le trattative di G. hanno condotto alla definizione (1968) di un trattato di non proliferazione.
Convenzioni di G. Convenzioni di Diritto internazionale umanitario adottate il 12 agosto 1949, a revisione di precedenti accordi internazionali. Impegnano gli Stati contraenti a riservare un determinato trattamento minimo ai prigionieri di guerra, ai feriti e malati delle
Fra le altre convenzioni internazionali siglate a G. è da ricordare quella del 7 giugno 1930 per l’unificazione del diritto cambiario: 1) convenzione per uniformare le leggi sulle cambiali e sui vaglia cambiari; 2) convenzione destinata a regolare alcuni conflitti di legge in materia di cambiali e di vaglia cambiari; 3) convenzione relativa al diritto di bollo in materia di cambiali e di vaglia cambiari.
Da ricordare anche la convenzione di G. relativa allo status dei rifugiati (1951) e le quattro convenzioni adottate dalla prima conferenza dell’ONU sul diritto del mare (1958), relative rispettivamente al mare territoriale alla zona contigua, all’alto mare, alla pesca e alla conservazione delle risorse viventi dell’alto mare, alla piattaforma continentale, più un protocollo aggiuntivo sulla risoluzione delle controversie.
Lago di G. (fr. Lac Léman o de Genève). Lago della Svizzera occidentale (582 km2), il maggiore tra quelli periferici delle Alpi. Si trova a 372 m s.l.m. sul ripiano posto tra il margine delle Alpi e quello del Giura svizzero e le sue sponde sono divise tra la Francia e la Svizzera. Di forma arcuata, con la convessità rivolta a N, ha un asse di 72 km (larghezza max 14 km). Da una soglia subacquea, che culmina alla profondità di 66 m, è diviso in due bacini: a NE il Grand Lac, dal fondo regolare, profondo 300 m, a SO il Petit Lac, costituito da cinque cavità profonde dai 50 ai 75 m; immissario ed emissario è il Rodano. L’azione mitigatrice del lago fa delle sue riviere, e specialmente di quella settentrionale, un’oasi climatica di tipo submediterraneo, popolosa e fertile (vigneti).
Scuola di G. Scuola linguistica che fa capo a Ferdinand de Saussure e ai suoi discepoli