Gibetto

Enciclopedia Dantesca (1970)

gibetto (giubbetto)

Luigi Vanossi

Francesismo, che figura sia in If XIII 151 lo fei gibetto a me de le mie case, che in Fiore L 10 Col braccio al collo sì diè on menare / il su' nemico, insin che si' al giubbetto, / co le lusinghe, e po' farlo impiccare (cfr. Roman de la Rose 7422 ss. " Les braz au col deit l'en mener / Son anemi pendre ou neier, / Par chuer, par aplaneier... "). Indica il luogo dove si erigevano le forche, il patibolo. Gibet in questo senso è anche nel Roman de la Rose (cfr. vv. 6522, 6534, 6535).

Gibetto nell'esempio della Commedia è variante offerta dal cod. Urbinate (contro il giubbetto degli altri codici), accolta come lectio difficilior dal Petrocchi: " Il discorso del suicida fiorentino è raffinato e compiaciuto... ed è naturale inferire che del francesismo abbia fatto uso fedele con gibetto, anziché con la variante forse paretimologica giubbetto (peraltro giubbetto nel Fiore L 10; cfr. poi Sacchetti Trec. CXCV 30) ". Parrebbe forse opportuno dare maggior peso alla corrispondenza col Fiore.