Draghi, Gianfranco

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Psicanalista, scrittore e artista italiano (Bologna 1924 - Firenze 2014). Militante dal 1941  nel Partito d’azione e attivamente impegnato nella lotta contro il fascismo, poi convinto europeista, si è laureato  in Filosofia nel 1946 con E. Garin. Esponente di spicco della psicoanalisi junghiana in Italia e tra i primi presidenti dell’Associazione italiana di psicologia analitica, oltreché  fondatore  con C.L. Iandelli del Gruppo di psicologia analitica di Firenze, intellettuale eclettico e incline alla sperimentazione, ha affiancato alla sua attività scientifica quella editoriale (direttore negli anni Sessanta della rivista fiorentina “I Quaderni della crisi”, a lui si deve anche  la fondazione nel 1952 del supplemento “La Posta Letteraria” del Corriere dell’Adda e del Ticino, in cui pubblicò,  tra gli altri, testi di M. Luzi e C. Campo) e quella artistica, esercitata sia in campo letterario (si ricorda l’antologia Cinquant'anni di poesia, pubblicata nel 2005) sia attraverso un’eterogenea produzione di manufatti quali marionette, bronzi, tappeti e arazzi, ceramiche; D. è stato attivo anche in campo teatrale e nel restauro conservativo (segnatamente vanno citati gli interventi nel Palagio di Ca’ di Pesa in Chianti e nella Villa di Tigliano a Doccia vicino a Pontassieve). Tra i suoi numerosi e variegati scritti occorre citare: Inverno (1955); Ragioni di una forza in Simone Weil (1958); Utopia per una scuola reale (1971); Sul mito d´Europa (1973); Guglielmo d'Asperthuis (1974); Piccolo manuale di drammatizzazione di sogni (1996); Infanzia e principio di un'adolescenza (2003); L'orso europeo ovvero il negozio dei giocattoli (2005); L'allocco e altre cose famigliari (2009); Secondo la propria degnità. Leon Battista Alberti e Simone Weil (2011).

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