QUINZIANO STOA, Gianfrancesco

Enciclopedia Italiana (1935)

QUINZIANO STOA, Gianfrancesco

Luigi Fassò

Umanista, nato in Quinzano (Brescia) nel 1484, ivi morto nel 1557. Si chiamava Conti, ma, secondo l'uso, si ribattezzò Quinziano in onore del paese nativo, e Stoa perché sin da fanciullo veniva detto, per i suoi versi latini, "Portico delle Muse". Professore all'università di Pavia, coronato poeta in Milano nel 1509 da Luigi XII (che seguì poi in Francia nel 1512), fu molto ammirato dai contemporanei per la sua fecondità di scrittore; ma le sue numerose opere poetiche, storiche, filosofiche, ecc., sono oggi giustamente collocate tra le scorie del movimento umanistico. Appena si possono ricordare, pel solo rispetto storico, una tragedia latina sulla Passione (Theoandrothanatos tragoedia) e una sul Giudizio universale (Theocrisis tragoedia).

Bibl.: L. Gozzando, Vita di G. F. Conti, Q. S., Brescia 1694; G. Nember, Vita di G. F. Q. S., Brescia 177 (per le opere): G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, VII, iii; F. Flamini, Studi di storia letteraria italiana e straniera, Livorno 1895, pp. 210-219.

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