Benedétti, Giambattista. - Matematico e fisico (Venezia1530 - Torino1590). Allievo di N. Tartaglia, nel 1553 pubblicò un metodo per la risoluzione "omnium Euclidis problematum aliorumque" mediante un compasso ad apertura fissa. Fu lettore di matematica alla corte dei Farnese a Parma (1558-66), quindi (dal 1567) matematico del duca di Savoia, a Torino. Per la sua opera Diversarum speculationum mathematicarum et physicarum liber (1585) è stato considerato precursore di Galileo nel campo della dinamica, ma i suoi ragionamenti sono in realtà ben lontani dalle precise affermazioni di questo. Nel medesimo libro il B. espone, tra l'altro, una teoria dell'equilibrio dei liquidi nei vasi comunicanti; la teoria del torchio idraulico (sei anni prima di Stevino); il calcolo (quindici anni prima di Vieta) delle diagonali di un quadrilatero inscritto in un cerchio quando siano dati i quattro lati. Importante è anche la sua corrispondenza scientifica.
Matematico, nato a Venezia nel 1530. Apprese Euclide alle lezioni di Tartaglia. Pubblicò a ventitré anni un opuscolo: Resolutio omnium Euclidis problematum aliorumque, Venezia 1553, nel quale insegna a risolvere tutti i problemi della geometria con un compasso ad apertura fissa. La ricerca era già stata ...
benedétto agg. [part. pass. di benedire]. – 1. a. Che ha avuto la benedizione divina: acqua benedetto; l’ulivo benedetto, nella ricorrenza della Pasqua. benedetto estens. Che ha avuto la benedizione del cielo, quindi ricco di doni, ben dotato e sim.:...