Veneziàn, Giacomo

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Giurista e patriota (Trieste 1861 - Carso 1915), cugino di Felice; giovanissimo, subì breve prigionia da parte dell'Austria per la sua attività irredentista; avuta la cittadinanza italiana, fu prof. di diritto civile nelle univ. di Camerino, Messina (1895), Bologna (1900). Partecipò alla fondazione della Dante Alighieri, e nel 1911 si iscrisse al partito nazionalista. Maggiore di fanteria durante la prima guerra mondiale, cadde combattendo sul Carso; medaglia d'oro e medaglia di bronzo al valore militare. Come giurista fornì contributi fondamentali al diritto civile. La sua opera principale è Dell'usufrutto, dell'uso e dell'abitazione nel Trattato di diritto civile di P. Fiore (1895). Tra le altre: Appunti di diritto privato (1904); Riforma della pubblicità immobiliare (1910); Proprietà fondiaria libera (1912); Opere giuridiche (3 voll., post., 1918-25).

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