Gherardésca

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Famiglia feudale, d'origine longobarda, discendente, secondo la tradizione, da s. Walfrido (m. 764 circa). Primo personaggio accertato è Gherardo (m. 990 circa), signore di terre nella Maremma, tra le quali, principali, quelle della Gherardesca e di Donoratico. Diede uomini alla Chiesa (Pietro, cardinale, m. nel 1145; s. Guido, venerato dal 1458; il beato Gaddo, nei primi del '400), ma soprattutto uomini d'arme e di governo. Il ramo dei conti di Donoratico, stabilitosi a Pisa, ebbe fino al Trecento anche il titolo di domini della terza parte del regno Callaritano (cioè di Cagliari). A capo del partito ghibellino, esercitarono in Pisa una grande influenza politica tra la fine del sec. 13º e la prima metà del 14º: così Gherardo e Galvano accompagnarono Corradino di Svevia nella sua spedizione e furono con lui decapitati a Napoli (1268); Ugolino (v.) si riaccostò ai guelfi e divenne signore di Pisa, Gaddo (v.) fu Capitano del popolo e gonfaloniere, Fazio (v.) e Ranieri (1330 circa - 1347) signori di Pisa. Dopo la morte di quest'ultimo e dopo la terribile "peste nera", che nel 1348 decimò la famiglia, questa si ritirò nel contado. Nel 1406 Donoratico, con gli altri castelli appartenenti ai Gh. in Maremma, si sottomise alla Repubblica di Firenze. Un ramo dei Gh., stabilitosi a Firenze verso l'inizio del sec. 16º, vi ottenne cittadinanza (1534) e cariche.

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