Gheldria

Dizionario di Storia (2010)

Gheldria


Provincia dei Paesi Bassi. Al tempo dell’occupazione romana, la regione era abitata dai batavi i quali, dopo la ritirata dei romani, si trasferirono verso S. Sottoposta quindi alla sovranità dei Merovingi e dei Carolingi, la G. divenne nell’843, con il Trattato di Verdun, parte della Lotaringia; nell’879, in seguito al Trattato di Mersen, fu annessa alla Francia orientale. Costituita in contea intorno al 1090 e in ducato nel 1338, vi acquistarono sempre maggior peso i nobili e i notabili del popolo, che si costituirono in stati e influirono molto sul governo del ducato. Nella seconda metà del sec. 15° il duca Arnoldo di Egmont si trovò in lotta con il proprio figlio Adolfo. Da ciò trassero profitto i duchi di Borgogna, che dapprima concessero il loro appoggio a una delle parti contendenti, e in seguito, sotto Carlo il Temerario, assunsero il titolo di duchi di Gheldria. Morto quest’ultimo, nuove lotte si accesero tra i partigiani di Carlo di G., figlio di Adolfo, e Massimiliano d’Asburgo, che nel 1480 aveva avuto la G. in feudo dall’imperatore. Successivamente, sotto Filippo il Bello e sotto Carlo V, Carlo di G., con alterna fortuna, mantenne la sua sovranità sul ducato. Nel 1543 Guglielmo di Cleve, nominato da Carlo di G. suo successore, ma illegalmente e in contrasto con l’impegno preso da lui stesso di far riunire dopo la sua morte la G. alle terre borgognone, fu costretto ad abdicare in favore di Carlo V. Da allora in poi la storia del ducato si confonde con quella dei Paesi Bassi.

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