Stein, Gertrude

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Scrittrice statunitense (Allegheny, Pennsylvania, 1874 - Parigi 1946). Allieva di W. James al Radcliffe College, proseguì gli studî in medicina, senza tuttavia completarli. Nel 1902 si recò a Parigi, dove visse poi fino alla morte con la sua compagna A. B. Toklas, cui è dedicato il suo libro forse più noto, The autobiography of Alice B. Toklas (1933), resoconto romanzato della sua vita. Tra le personalità di maggior spicco del movimento modernista, insieme con il fratello Leo, strinse precocemente amicizia con i maggiori talenti del postimpressionismo e del cubismo, come Picasso, Braque, Matisse, le cui opere adorneranno il suo famoso salotto in rue de Fleurus divenuto nel corso degli anni rifugio abituale per i giovani letterati americani della "lost generation": tra essi F. S. Fitzgerald e E. Hemingway, che nella tecnica di scrittura della S. troverà il modello più influente del suo apprendistato. Della sua vastissima produzione, improntata a una sistematica, spesso sconcertante, commistione di generi e a uno sperimentalismo linguistico fondato sull'applicazione del principio cubista della scomposizione, vanno ricordati: il romanzo d'esordio Three lives, stories of the good Anna, Melanchta, and the gentle Lena (1909; trad. it. 1940); le poesie di Tender buttons (1915; trad. it. 1989); la singolare storia di famiglia The making of Americans (1925; trad. it. C'era una volta gli americani, 1979); i saggi di Composition as explanation (1926) e di Lectures in America (1935), oltre al Geographical history of America (1936), Everybody's autobiography (1937; trad. it. 1976), Paris, France (1940), Wars I have seen (1945; trad. it. 1947), e il suo ultimo romanzo, Brewsie and Willie (1946).

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