GERMANICO

Enciclopedia dell' Arte Antica (1960)

Vedi GERMANICO dell'anno: 1960 - 1994

GERMANICO (Iulius Caesar Germanicus)

C. Pietrangeli

Figlio di Druso Maggiore e di Antonia Minore, nacque nel 15 a. C. e mori a 34 anni nel 19 d. C. Adottato da Tiberio nel 4 a. C., sposò Agrippina Maggiore.

La sua iconografia offre tuttora notevoli incertezze.

Compare su monete coniate a Cesarea di Cappadocia durante il suo proconsolato in Asia nel 18 e 19 d. C. e tali monete dovrebbero essere fondamentali per stabilirne il tipo fisionomico; nelle monete di Caligola (anni 37-41) il tipo diverge alquanto da quello che si trova nella monetazione di Claudio (anno 42) e, come su quelle di restituzione coniate sotto Tito e Domiziano (anni 80-82), il tipo è completamente diverso e generico. È forse rappresentato nel Gran Cammeo di Francia (v. cammeo).

Il Curtius tentò di riunire una serie di ritratti giovanili di G. (sembrano sicuri quelli del Louvre 3135 e quello di basalto del British Museum a Londra). A questi ritratti si avvicina anche la testa colossale di Leptis Magna, gemella di quella di Druso Minore, ivi rinvenuta e certamente postuma. Ma il gruppo meglio definito dei ritratti di G. è quello che si raccoglie intorno alla statua del Louvre trovata a Gabi, insieme con una statua di Claudio, tradizionalmente identificata con G. fin dal tempo del Visconti, in base alle monete coniate sotto Claudio. Appartengono a questo gruppo le teste del Campidoglio (da Priverno), di Erbach (651), di Castellammare di Stabia; la statua bronzea da Ercolano nel museo di Napoli (n. 793), le teste della Gliptoteca Ny Carlsberg di Copenaghen n. 633 e 633 a. La testa velata di Corinto n. 137 e di Roma (Museo Naz. Romano) che rappresentano forse lo stesso personaggio documentato in un tipo di Olbia sono state identificate con G. in base alle monete di Cesarea (Bianchi Bandinelli); ma pare invece più probabile riconoscervi un figlio di G. e Agrippina Maggiore: Nerone Cesare o Druso Cesare. È stato proposto inoltre di riconoscere G. nel giovane principe loricato della Gemma Augustea (v. cammeo) e, con minore probabilità, nel giovane in abito eroico su un rilievo di Ravenna.

Bibl.: J. J. Bernoulli, Röm. Ik., II, Stoccarda 1882-1884, pp. 230 ss.; E. A. Stückelberg, Die Bildnisse der Röm. Kaiser, Zurigo 1916, tav. 12; R. Bianchi Bandinelli, Per l'iconografia di Germanico, in Röm. Mitt., XLVII, 1932, p. 153 ss.; K. Lange, Herrscherköpfe des Altertums, Berlino 1938, p. 1083; F. Poulsen, Römische Privatporträts und Prinzbildnisse, Copenaghen 1939, p. 42 ss.; L. Curtius, Iconogr. Beiträge XIV: Germanicus, in Röm. Mitt., IV, 1940, p. 39 ss.; B. M. Felletti Maj, I Ritratti (Mus. Naz. Rom.), Roma 1953, p. 65, n. 108. Monete: H. Mattingly, Coins of the Roman Empire in the British Museum, I, Londra 1923, tav. CXLIV ss., pp. 147 ss., 154 ss., 158 ss., 162 ss., 1935 ss.