Hauptmann, Gerhart. -
La sua opera più rivoluzionaria, Die Weber (1892), è il dramma, a sfondo storico, della disperata rivolta dei lavoratori affamati.
VitaTentò lo studio dell'agraria, poi quello delle
OpereH. esordì con poesie di carattere sociale e con la novella Bahnwärter Thiel (1888), ma subito dopo passò al genere teatrale, che si rivelò il più congeniale, riuscendo ad affermarsi fra i maestri della moderna drammaturgia europea. Vor Sonnenaufgang (1889) è il dramma naturalistico dell'abbrutimento degli uomini e dell'inerzia dell'impotenza delle astratte idealità di riscatto. Das Friedensfest (1890) e Einsame Menschen (1891) sono drammi familiari che fotografano la decadenza della società borghese; il già citato Die Weber, la più rivoluzionaria di tutte le opere di H., è il dramma a sfondo storico della rivolta dei lavoratori affamati, alla ricerca del pane prima ancora che di un'umana dignità. Questo nucleo di drammi, caratterizzati da una cupa nota pessimistica, costituì quanto di meglio il naturalismo tedesco seppe produrre. È ancora d'impianto naturalistico la commedia Kollege Crampton (1892); la successiva, Der Biberpelz (1893), è una caratterizzazione satirica della società prussiana; dello stesso anno il dramma Hanneles Himmelfahrt (1893), una fantasticheria in cui dominano psicologismo e simbolismo. Di nuovo naturalista fu la tragedia Fuhrmann Henschel (1898), contrapposta a Die versunkene Glocke (1896), trasportata in un clima fiabesco, carico anche di allucinanti simbolismi. Il mito e la leggenda, recuperati in spirito neoromantico in quegli anni, costituirono forti poli di attrazione anche per H. che sceneggiò la novella di Hartmann von Aue Der arme Heinrich (1902) e scrisse la favola tragica Und Pippa tanzt (1906). Un ritorno alla narrativa segnò il romanzo Der Narr in Christo Emanuel Quint (1910), storia di un esaltato religioso che diviene martire in un'epoca senza Dio. Più compiuto Der Ketzer von Soana (1918), esaltazione dell'eros pagano. Nell'anelito di rigenerazione durante e dopo la