Gerarchia

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

gerarchia

Paolo Gubitta

Nell’organizzazione di un sistema politico e sociale, ordine scalare di competenze, poteri e posizioni di status rispondente al principio della subordinazione del rango o dell’autorità inferiore al rango o all’autorità superiore. La struttura gerarchica include un numero variabile di livelli con diversi gradi di specializzazione. La differenziazione ‘verticale’ (o gerarchica) è il modo in cui il potere e l’autorità sono distribuiti tra i livelli: in generale, i ruoli che si trovano al vertice della scala gerarchica hanno maggiore autorità e responsabilità rispetto a quelli inferiori; a loro volta, i ruoli lungo la linea di autorità sono sottoposti al coordinamento e al controllo di uno o più ruoli superiori. La differenziazione ‘orizzontale’ esprime invece la divisione del lavoro tra organi e posizioni allo stesso livello gerarchico: la ripartizione delle responsabilità tra unità o sottounità aumenta il livello di specializzazione e, in generale, ha un effetto positivo sull’efficienza.

Livelli gerarchici

La determinazione del numero ottimale di livelli gerarchici è uno dei principali temi di progettazione organizzativa. Il principio della ‘catena minima di comando’ afferma che un’organizzazione dovrebbe scegliere il numero minino di livelli gerarchici necessario per il raggiungimento dei propri obiettivi. Tale numero dipende dalla complessità delle attività svolte e dalle caratteristiche dell’ambiente esterno. È possibile intervenire sulla g., e in particolare sul numero dei livelli gerarchici, agendo sulla cosiddetta ampiezza del controllo (span of control) che definisce il numero di subordinati che un capo può efficacemente coordinare e controllare. A parità di altre condizioni, più cresce questo parametro e meno livelli gerarchici sono necessari. Ciò si ottiene in diversi modi: riprogettando la differenziazione orizzontale (per es. ripensando i criteri in base ai quali aggregare le attività all’interno delle unità); agendo sul grado di decentramento o accentramento decisionale, per es. investendo nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT, Information and Communication Technology) si possono migliorare i flussi di comunicazione anche ai ruoli periferici o inferiori; standardizzando i processi o le attività, perché le procedure e le regole sostituiscono il controllo da parte del superiore gerarchico; aumentando le competenze dei subordinati, al fine di renderli più autonomi nello svolgimento delle loro attività.

Strumenti della gerarchia

La configurazione della g. e gli strumenti per l’esercizio del potere gerarchico influenzano l’efficacia della g. stessa. Un numero eccessivo di livelli può portare a: problemi di comunicazione, in quanto il passaggio di informazioni e ordini tra tutti i livelli richiede tempo e può quindi rallentare i processi decisionali e inoltre, come hanno dimostrato alcune ricerche, aumenta il rischio che alcuni decisori filtrino o manipolino le informazioni o le trasferiscano in modo selettivo per raggiungere i propri obiettivi individuali; problemi di motivazione, poiché più è alto il numero di livelli gerarchici e più si restringe l’area di responsabilità di ciascun livello, con il rischio aggiuntivo di eludere le responsabilità delegando il proprio superiore a risolvere certi problemi; costi delle decisioni, in quanto maggiore è il numero di livelli gerarchici e maggiori sono i costi di gestione e operatività dei processi decisionali.