Gemmazione

Enciclopedia dei ragazzi (2005)

gemmazione

Laura Costanzo

La ripresa delle attività vitali in una pianta

All'inizio della primavera, le gemme, sotto forma di piccole protuberanze sempre più evidenti sui fusti, indicano che la stagione è favorevole alla crescita della pianta e allo sviluppo di nuovi rami, nuove foglie e fiori: è la gemmazione. La gemma apicale, situata alla sommità del fusto, domina su quelle laterali

Osservando le gemme

Quando si notano le gemme su un ramo? In particolari periodi dell'anno, almeno alle nostre latitudini. Questo perché le gemme, rivestite di particolari piccole foglie, dette perule, sono punti molto vulnerabili della pianta che bloccano il proprio sviluppo quando le condizioni dell'ambiente possono ostacolare la crescita e, in alcuni casi, la sopravvivenza della pianta stessa. Le gemme sono piccole protuberanze, prima di colore scuro e via via sempre più verdi, evidenti soprattutto quando si ingrossano durante la primavera. Basta tagliare una fettina sottilissima di un giovane fusto qualsiasi dall'alto verso il basso, in senso longitudinale, e osservarla al microscopio: si vedranno le foglioline della gemma apicale, piccole e addossate l'una sopra all'altra, che proteggono una parte centrale e a sua volta formata da un ammasso di cellule molto piccole. Sono queste le cosiddette cellule meristematiche, diverse da tutte le altre cellule differenziate che hanno una forma specifica strettamente legata al compito che svolgono. Le cellule meristematiche, al contrario, non hanno una forma ben definita e sono indifferenziate: il loro compito è soprattutto quello di mantenere la capacità di dividersi, per il tempo che dura la vita della pianta, generando ogni volta due cellule.

La necessità di proteggere le gemme

Il freddo o il caldo eccessivo e la scarsa disponibilità di acqua sono alcune condizioni ambientali che ostacolano la vita degli organismi vegetali. Perciò, durante i periodi dell'anno più critici le piante entrano in una fase di riposo che aiuta a superare queste difficoltà. Appena si stabiliscono le condizioni ambientali più favorevoli le piante riprendono le loro attività vitali: assorbono acqua dalle radici, scambiano sostanze gassose con l'esterno e trasportano altre sostanze, come gli zuccheri, da una parte all'altra del proprio corpo. Gemme sempre più grandi, e quindi più evidenti, indicano la ripresa di queste attività vitali. Nei nostri climi questi processi si bloccano in inverno e riprenderanno solo se la pianta riuscirà a proteggere, durante la stagione più fredda, le sue gemme da cui si svilupperanno, per esempio, nuove foglie. Alcune piante, come la margheritina, presentano le gemme a livello del terreno per proteggerle, altre, per esempio il timo, hanno le proprie gemme poco al di sopra del livello della terra, altre ancora a più di 30 cm di distanza, sotto le ascelle delle foglie, come nella maggior parte degli alberi e degli arbusti. Cipolla, patata, ciclamino e iris, invece, proteggono le loro gemme dal freddo sotto il terreno entro fusti sotterranei modificati quali sono i bulbi, i tuberi o i rizomi. Il papavero, il grano e tutte le piante annuali non hanno bisogno di sviluppare gemme durante il periodo sfavorevole in quanto sopravvivono solo sotto forma di seme.

La gemma apicale e le gemme laterali

La gemma situata alla sommità del fusto erbaceo o arboreo fa crescere la pianta in altezza durante tutta la sua vita; le gemme che si sviluppano lateralmente generano invece nuovi rami, nuove foglie o addirittura i fiori. Una gemma, fra tutte quelle che si sviluppano su una pianta, domina sulle altre: è la gemma apicale, situata alla sua sommità; questo significa che lo sviluppo in altezza delle piante è favorito rispetto alla crescita dei rami laterali generalmente più corti. La dominanza apicale dipende dall'auxina, una sostanza prodotta soprattutto dalle cellule meristematiche della gemma apicale. L'auxina stimola l'accrescimento perché fluisce nella zona sottostante dove provoca l'allungamento delle cellule situate subito al di sotto. I giardinieri che curano e potano le piante conoscono questo fenomeno tanto che spesso tagliano l'estremità superiore della pianta e cioè la gemma apicale per evitare che cresca come un albero, favorendo lo sviluppo dei rami laterali. Tagliano, per esempio, la sommità di una pianta di alloro che invece di crescere come un albero si accresce in larghezza e acquista l'aspetto tipico di un arbusto.

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