GAUSLENO di Vierzy, vescovo di Soissons

Enciclopedia Italiana (1932)

GAUSLENO (o Ioscelino) di Vierzy, vescovo di Soissons

Guido Calogero

Occupò la sede di Soissons dal 1125 al 1151; a lui Giovanni di Salisbury (Metalog., II, 17) attribuisce, in ordine al problema della natura dell'universale, una concezione secondo la quale esso non è né una realtà che propriamente esista in sé (secondo il realismo) né un predicato che soltanto si pensi o si esprima (secondo il concettualismo e il nominalismo), bensì risulta dalla collectio degl'individui coincidenti in una data forma, ed è quindi reale e immanente nella loro collettività, pur non essendolo in ciascuno di essi singolarmente considerato. Trovandosi tale dottrina professata e sviluppata nel trattato De generibus et speciebus, già edito da V. Cousin negli Ouvrages inédits d'Abélard (Parigi 1836, pp. 507-50) ma in realtà ad Abelardo non attribuibile, il Ritter pensò che ne fosse autore Gausleno. e la sua congettura è stata accolta dal Reiners, nonostante le obiezioni che vi aveva invece opposto il Prantl.

Bibl.: H. Ritter, Geschichte d. Philosophie, VII, Amburgo 1844, p. 364; C. Prantl, Geschichte d. Logik, II, Lipsia 1861, pp. 142-47; J. Reiners, Der Arist. Realismus in der Frühscholastik, Aquisgrana 1907, pp. 38-44; G. Robert, Les écoles et l'enseignement de la théologie pendant la première moitié du XIIe siècle, Parigi 1909, pp. 202 e 205.