GATT (General Agreement on Tariffs and Trade)

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

GATT (General Agreement on Tariffs and Trade)


GATT (General Agreement on Tariffs and Trade)  Accordo firmato il 30 ottobre 1947 a Ginevra da 23 Paesi (successivamente saliti a 92 membri di pieno diritto, più 32 ad altro titolo, rappresentanti nel complesso i 4/5 del commercio mondiale), con l’intento di realizzare un sistema multilaterale di relazioni commerciali e di favorire la liberalizzazione del commercio mondiale. L’iniziativa era stata intrapresa dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (➔ ONU), che si proponeva, in un primo momento, di istituire l’ITO (International Trade Organization) come organizzazione permanente preposta a regolare il commercio internazionale. L’accordo relativo all’ITO fu effettivamente raggiunto nella Conferenza sul commercio e l’occupazione delle Nazioni Unite tenutasi a L’Avana tra il 1947 e il 1948, ma la sua costituzione fu bloccata dal governo statunitense. A seguito della mancata creazione dell’ITO, il GATT iniziò a funzionare, seppure privo di un’organizzazione permanente: nell’ambito di tale accordo, tra il 1947 e il 1994, in varie sessioni chiamate Round, si sono discusse e adottate le norme per regolare il commercio internazionale tra gli Stati Uniti, l’Unione Europea (➔ p) e gli altri Paesi a economia di mercato aderenti all’accordo stesso.

Dopo la conclusione dell’Uruguay Round (➔) a Marrakech, nell’aprile 1994, e l’entrata in vigore, nel gennaio 1995, degli accordi da esso scaturiti, tra cui quello istitutivo dell’Organizzazione mondiale del commercio (World Trade Organization, ➔ WTO), anche il GATT è ormai amministrato da quest’ultima.