Alèssi, Galeazzo. - Architetto (Perugia1512 - ivi 1572). Di vasta e varia attività, lavorò in diverse città italiane, ma fu soprattutto a Genova che il suo stile lasciò una grande e originale impronta.
Vita e opereDopo una prima educazione a Perugia (G. Danti; G. B. Caporali), recatosi a Roma (1536 circa) vi guardò soprattutto a Michelangelo, ma anche a Bramante, a Peruzzi, ad Antonio da Sangallo il Giovane, con il quale poi, nel 1542, collaborava nei lavori della Rocca Paolina di Perugia. Chiamato nel 1548 a Genova per costruirvi la basilica di S. Maria di Carignano (iniziata 1552; compiuta dopo la sua morte), la sua vasta e varia attività dava un'impronta originale all'architettura locale, con opere quali la villa Giustiniani, poi Cambiaso; la cupola e la copertura del duomo; e, specialmente, il tracciato della Strada nuova (od. via Garibaldi), importantissimo sia per la sua struttura urbanistica, a blocchi isolati, sia per i singoli palazzi (Pallavicini, Carrega Cataldi, Lomellini) che la fiancheggiano. Il suo stile si riconosce anche nelle ville delle Peschiere, Scassi e Grimaldi, nel palazzo Sauli di Sampierdarena. Dal 1560 circa A. prende a lavorare ampiamente a Milano (palazzo Marino; s. Barnaba; cortile e facciata di S. Maria presso S. Celso, ecc.), e ritorna sempre più spesso a Perugia, dove si stabilisce di nuovo nel 1569. Dell'ultimo periodo, opera principale è il progetto per la basilica di S. Maria degli Angeli presso Assisi (1568-70), oltre al rifacimento dell'interno di S. Rufino ad Assisi (1571). Nel 1570 dette pure un disegno per la facciata del Gesù di Roma, mentre non sembra che ne preparasse per l'Escuriale di Madrid.
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 2 (1960)
Architetto, nato a Perugia nel 1512 (secondo F. Alberti). Appartenne a famiglia facoltosa; perdette presto il padre, Bevignate, morto nel 1527. Il Lancellotti gli dà per maestro Giulio Danti; altri (tra cui Pascoli) G.B. Caporali, architetto, pittore, traduttore e commentatore di Vitruvio, che aveva ...
Architetto, nato a Perugia da Bevignate di Ludovico Alessi; secondo il Pascoli nel 1500, più probabilmente, secondo l'Alberti, nel 1512; morto a Perugia il 30 dicembre 1572. Quale maestro, chi (Pascoli, Mariotti, Milizia) gli dà G. B. Caporali, traduttore e commentatore di Vitruvio; chi (Lancellotti) ...
alessiano s. m. (f. -a). – Appartenente all’ordine religioso degli alessiani, fratelli laici dedicati alla cura dei malati e all’assistenza dei moribondi, così chiamati dal nome di s. Alessio, cui è intitolata la chiesa del convento di Aquisgrana, una...
alessìa s. f. [comp. di a- priv. e del gr. λέξις «parola»]. – Nel linguaggio medico, particolare forma di afasia sensoriale in cui è perduta la capacità di comprendere la parola scritta, mentre è conservata la comprensione del linguaggio parlato.