LIVIO Salinatore, Gaio

Enciclopedia Italiana (1934)

LIVIO Salinatore, Gaio (C. Livius Salinator)

Giuseppe Cardinali

Figlio di Marco e nipote di un omonimo; pontefice nel 211 a. C., edile curule nel 204, pretore nel 202, quando fu a capo di due legioni nel Bruzzio. Nel 199 ebbe il comando della flotta nella seconda guerra Macedonica, ma non ebbe tempo di operare nulla di notevole. Nel 193 si distinse sotto il console L. Cornelio Merula nella battaglia contro i Boi presso Modena e pose invano la sua candidatura al consolato per l'anno appresso. Fu invece pretore per la seconda volta nel 191, e in quello e nell'anno successivo tenne il comando della flotta contro Antioco. Congiuntosi con la flotta pergamena diede battaglia alla flotta siriaca, comandata dal rodio Polissenida, a Corico, tra Chio ed Efeso, riportando una segnalata vittoria, dopo la quale pose i quartieri d'inverno presso Focea. Nella primavera del 190 si avanzò verso l'Ellesponto, guadagnò Sesto e pose l'assedio ad Abido, ma l'interruppe alla notizia di uno scacco subito dalla flotta rodia, e giunto nelle acque di Samo, fu rilevato nel comando dal successore L. Emilio Regillo, e poco dopo tornò in patria, per riapparire in Oriente prima ancora della fine dell'anno, quale ambasciatore a Prusia. Eletto console nel 188, ebbe come campo d'azione la Gallia Cisalpina, ove forse fondò il Forum che da lui fu detto Forum Livii (oggi Forlì).

Bibl.: B. Niese, Geschichte der griechischen und makedonischen Staaten, II, Gotha 1899, p. 718 segg.; G. De Sanctis, Storia dei Romani, III, ii, Torino 1917, p. 545; IV, 1923, pp. 150, 175 seg., 415, nota 18; F. Münzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XIII, col. 888 segg.

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